Juve, senza coppe si punta allo scudetto. Cresce il partito pro-Vlahovic
L'esclusione delle coppe, ufficializzata ieri sera, cambia il mercato e la stagione della Juventus. Un problema, ça va sans dire, ma anche un'opportunità: i bianconeri, a differenza delle principali concorrenti per lo scudetto, potranno infatti lavorare sulla settimana "tipo". Niente dispendio di energie, fisiche e mentali, sui campi europei: vengono meno tanti soldi e anche diversi stimoli, la rosa dovrà essere più corta, ma la squadra di Massimiliano Allegri ha un motivo in più per puntare al tricolore.
Vlahovic sì o no? Proprio il tecnico, sottolinea La Gazzetta dello Sport, è stato protagonista di un breve summit negli Stati Uniti con l'amministratore delegato Maurizio Scanavino e il nuovo football director Cristiano Giuntoli, poi rientrato in Italia. Uno dei temi principali riguarda l'attacco, dove resta viva la pista che porta a Romelu Lukaku, ma prima ancora c'è da decidere il futuro di Dusan Vlahovic. All'interno della Juve, spiega la rosea, starebbe crescendo il partito di chi sostiene che la cosa giusta da fare potrebbe essere tenere il centravanti serbo, valorizzarlo e provare a vincere lo scudetto puntando sulla sua rinascita dopo una stagione e mezza di alti e bassi.
Le altre mosse. Da capire anche i movimenti della Juventus negli altri reparti. Come Vlahovic, anche Chiesa ha il futuro da scrivere. Meno, almeno stando ai programmi bianconeri, esuberi come Zakaria e McKennie. Sull'altare sacrificale potrebbero finire alcuni giovani: il Monza chiede Miretti, mentre Iling Jr e Cambiaso registrano interessamenti dalla Premier League. Attenzione alla fascia sinistra: se partisse uno tra lo stesso Cambiaso e Luca Pellegrini, più Filip Kostic, la Juve potrebbe dare l'accelerata decisiva per Carlos Augusto. In mezzo al campo, l'idea di Giuntoli porta sempre a Franck Kessié.