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Italia U17 campione d'Europa, Bianchessi: "Quando Camarda giocava terzino..."

Italia U17 campione d'Europa, Bianchessi: "Quando Camarda giocava terzino..."TUTTO mercato WEB
lunedì 10 giugno 2024, 20:59Serie A
di Alessio Calfapietra

Mercoledì scorso l'Italia ha vinto per la prima volta l'Europeo nella categoria under 17. Raramente gli azzurri hanno espresso un gioco così spettacolare, a prescindere dalla categoria, e la finale vinta 3-0 contro il Portogallo è un inno al calcio da trasmettere a chiunque voglia appassionarsi a questo sport.

Una squadra a forte trazione milanista, visto il ruolo determinante del portiere Alessandro Longoni (16), del centrocampista Emanuele Sala (16) e degli attaccanti Francesco Camarda (16) e Mattia Liberali (17).

Chiediamo qualche curiosità in merito a chi conosce il vivaio milanista come le sue tasche avendolo guidato a lungo, Mauro Bianchessi, oggi al Monza ma che non dimentica gli inizi di carriera dei suoi pupilli.

Pensa che un potenziale simile non si vedesse da almeno vent'anni, quando l'under 19 ha vinto gli Europei?
"Premesso che tutte le nazionali under italiane hanno sempre dimostrato di essere competitive a livello europeo, ma in queste due annate classi 2007 e 2008 penso ci siano anche individualità molto importanti che tra qualche anno saranno pratagonisti in serie A. La mia soddisfazione è che tra questi giocatori ben quattro sono frutto delle mie scelte al Milan grazie al progetto "giovani italiani”, allora voluto da Galliani.

Partiamo dal suo bomber, Francesco Camarda
"Su Camarda mi viene in mente un aneddoto, la sgridata che ho dato all’allenatore del Milan pulcini che lo impiegava da terzino. L’ho minacciato di esonerarlo se non lo avesse fatto giocare da punta. Francesco è un attaccante con classe e tanta maturità che l’ha già portato ad assaggiare San Siro. E’ nato per il gol e Furlani è stato bravissimo a non farselo portare via".

E poi ci sono Liberali, il ragazzo dei goal impossibili, ed il baricentro basso Sala
"Nel 2013 arrivo’ in allenamento Liberali dalla Dominante di Monza e Sala dal Cimiano dove avevo già preso il fratello maggiore (Alessandro, ndr). Liberali allora era piccolo fisicamente ma già tecnicamente fantastico con estro e fantasia, mentre Sala era un geometra, dettava linee e tempi delle giocate. Li presi immediatamente e l’anno dopo li misi nella squadra classe 2006 sotto età, allenata dal maestro Andrea Biffi. Da lì iniziò il loro percorso al Milan".

Per finire Longoni. Un altro grande prodotto della scuola portieri milanista
"Nel 2015 il nostro osservatore di allora Luigi Rampoldi, ex Como, il più bravo osservatore che ho mai avuto e grande amico, oggi quasi 90 enne, colui che al Milan mi aveva già portato Cutrone, mi chiamo’ e mi disse col suo accento comasco: “Oggi ti porto un portiere perché le’ proprie brao”. Arrivato Longoni in campo per l’allenamento gli feci due tiri in porta e già bastavano per avere un giudizio, mi voltai verso Rampoldi che dal bordo campo ci guardava con un grande sorriso compiaciuto e gli dissi: “Se te lo fai scappare ti rincorro fino a casa tua”. Non se lo face scappare. Nel 2016 Alessandro lo tesserai e da allora è stato per lui un crescendo. Portiere di alta prospettiva".

Come giudica l'annata del vivaio brianzolo?
"Questa è la prima stagione al Monza e penso che abbiamo iniziato la prima semina nel settore giovanile. Ci vuole tempo per vedere i frutti, ma la cosa bella è che sembra di essere tornati al Milan con Galliani. Lui è un fenomeno, la vera anima del Monza, trasmette serenità e idee che poi sta a noi concretizzare":

A Napoli c'è curiosità per il talento serbo Popovic. Perché nella Primavera del Monza ha trovato poco spazio?
"Popovic e’ arrivato dopo otto mesi che non giocava, in una condizione fisica precaria che non è riuscito a cambiare in così poco tempo. Tecnicamente è bravo ma a Monza non ha fatto mai vedere le doti di cui tutti cantano le lodi".

Cosa farà da grande Bianchessi?
"Oggi non si discute c’è il Monza, finché c’è Galliani, poi potrei tornare in una mia ex società a fare qualcosa di più tranquillo, oppure dopo 38 anni di calcio ininterrotto potrei fare spazio ai giovani".

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