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Inzaghi-Inter, un anno fa i dubbi e oggi il rinnovo: così il tecnico ha cambiato tutto

Inzaghi-Inter, un anno fa i dubbi e oggi il rinnovo: così il tecnico ha cambiato tuttoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 5 settembre 2023, 14:08Serie A
di Ivan Cardia

Simone Inzaghi e l'Inter: avanti insieme, almeno fino al 2025. È di oggi l'annuncio ufficiale del club nerazzurro: il tecnico piacentino ha rinnovato per un'altra stagione. Un prolungamento che, come rivelato da Tullio Tinti, la società e Inzaghi hanno definito in via diretta, senza troppe formalità, già durante la tournée estiva in Giappone. Un segnale di grande fiducia, arrivato nel momento migliore della storia fra l'ex attaccante e il club di viale della Liberazione, che sancisce il netto cambio di passo nel feeling tra le parti.

Un anno fa, quanti dubbi. Riavvolgiamo il nastro: oggi Inzaghi rinnova con l'Inter, ma esattamente un anno fa la situazione era molto diversa. I nerazzurri, a inizio settembre 2022, venivano dalla sconfitta nel derby, seguita a quella nella sfida con la Lazio. L'allenatore, nonostante il rinnovo annuale siglato alla fine della stagione precedente - caratterizzata dalla clamorosa rimonta firmata Pioli - non viveva giorni di grande tranquillità. Mentre De Zerbi si sedeva sulla panchina del Brighton, all'Inter veniva accostato il nome di Thiago Motta, pur senza mai dare per "spacciato" Inzaghi. Che nelle settimane successive, tra le segrete stanze e qualche uscita pubblica, incassava una fiducia traballante dalla dirigenza. Erano i giorni, anzi i mesi, dei confronti, di alcuni passi falsi di troppo, del fondato sospetto che, se non subito, il rapporto fosse ai titoli di coda a fine stagione.

Inzaghi ha cambiato il racconto. Il percorso per arrivare alla conferma, nel prosieguo della stagione, è stato tortuoso: da fine febbraio all'inizio di aprile si sono vissute settimane complicate, costellate di troppe sconfitte in campionato. Il cambio di passo, lo sanno tutti, è arrivato prima in Champions League: agli inciampi italiani si sono susseguiti trionfi europei, finché i secondi non hanno portato la consapevolezza necessaria per dimenticare i primi. Da metà aprile in poi, l'Inter ha perso una sola partita in Serie A. In Champions, ha superato quasi senza difficoltà Benfica e Porto, prima dell'apoteosi nel doppio derby. Un climax, di cui a Inzaghi sono stati riconosciuti tanti meriti quante responsabilità sull'avvio zoppicante, che ha portato progressivamente a cambiare il quadro.

Il primo a sbottonarsi è stato Marotta. "Penso che Inzaghi - disse l'ad a metà maggio - alla guida dell'Inter". Dal pensarlo al farlo è stato piuttosto breve, una conferma suggellata dalle parole di Steven Zhang, arrivate proprio sull'onda di entusiasmo scaturita dal derby. All'Inter, nel frattempo, era successo di tutto e quasi tutto per il meglio: detto della Champions, Inzaghi ha recuperato i suoi migliori giocatori e ha ampliato le rotazioni. I mugugni sono diventati sorrisi, il gioco è tornato scintillante come ai bei tempi, il mercato dell'estate appena conclusa ha certificato la crescita di valore dell'intera rosa, culminata nella ricca cessione di Onana. Capolavoro di Ausilio nel crederci, di Inzaghi nel gestirne il subentro a Handanovic.

E ora? L'Inter ha una strada: totale fiducia a Inzaghi. Il quadro di questo inizio campionato è tutto il contrario rispetto a un anno fa. Lautaro & co macinano gioco e reti: nove punti, otto gol segnati, zero subiti. È il momento più semplice in cui stare sul carro di Inzaghi, quello migliore per annunciare il rinnovo del tecnico. Che, sia detto per inciso, anche a livello comunicativo - forse l'aspetto su cui a livello personale potrebbe fare il definitivo upgrade - è perfetto per gestire una piazza notoriamente "pazza". A questa specie di luna di miele, però, seguiranno periodi meno felici. Magari brevi, ma ci saranno, non serve prendersi in giro. L'Inter gioca benissimo, ma qualche partita quest'anno la perderà. E l'exploit Champions dell'anno scorso non può far pensare che tutto sia dovuto in campo europeo. Rinnovo o meno, sarà in quei momenti che l'Inter dovrà rimanere solida come, attorno al proprio allenatore. Lo merita Inzaghi, lo merita il percorso di queste due stagioni.

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