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Il tribunale contro Spalletti non serve più. A patto che abbia modo di andare avanti

Il tribunale contro Spalletti non serve più. A patto che abbia modo di andare avanti
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 3 settembre 2024, 09:45Serie A
di Andrea Losapio

Negli ultimi anni l'Italia ci ha regalato solo grandi delusioni. E poi almeno due belle soddisfazioni, molto diverse da loro. A Euro2016 eravamo alla fine di un ciclo con i giocatori nati nei primi anni ottanta, molti dei quali non sono stati rimpiazzati agevolmente. Però quella di Antonio Conte è ricordata come una delle migliori Italia delle ultime competizioni internazionali. Poi nel 2021 una gioia indescrivibile, soprattutto perché arrivata dopo una mancata qualificazione, quella al Mondiale di Russia, che ci ha posto nel baratro.

Le cose belle sono state incastonate nei fallimenti. Della non qualificazione agli ottavi dei Mondiali 2014, poi le due eliminazioni. Per questo anche Luciano Spalletti, dopo l'ottavo dell'Europeo, è finito nel tritacarne. Anche ieri nelle sue parole si leggeva una certa tristezza. "La mia volontà di proseguire passa anche dall'aver capito fin da subito che la gara con la Svizzera non cambiava assolutamente nulla sulla considerazione del presidente e della Federazione. Avessi avvertito sensazioni diverse, mi sarei messo a parlare con loro. Questa fiducia mi ha permesso di mettermi subito al lavoro per andare a trovare delle soluzioni alternative, per rimettermi subito in pari dopo gli sbagli che hanno causato questa brutta sconfitta. Mi mette più in difficoltà chi cerca le scusanti di ciò che è successo, chi ti compatisce con lo sguardo".

Ed è proprio questo il problema. Il tribunale ha dato la sua sentenza, magari non di assoluzione, ma nemmeno di tremenda colpevolezza. Il fine pena mai non può essere la panacea di tutti i mali, come successo con Roberto Mancini - che poi ha lasciato, infatti - mentre Ventura era stato esonerato dopo poco. La realtà è che bisogna lasciarsi indietro un po' tutto. Le critiche e le sconfitte, perché ora è più importante arrivare al Mondiale 2026 negli Stati Uniti, con Canada e Messico. Il resto è passato ed è impossibile da cancellare. Se questo non è possibile, allora siamo davanti all'ennesimo equivoco che abbiamo già visto nelle ultime qualificazioni mondiali. Meglio evitare, no?

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