Il Cagliari erige un nuraghe e la Dea ci va a sbattere. Al Gewiss è 0-0

Il pronostico tra Atalanta e Cagliari sembrava sulla carta scontato. Ed invece, come accade in comuni storie di calcio, accade che la squadra più debole riesce ad imbrigliare la più forte, impedendole di vincere la partita. Questo, in brevissimo, il copione della gara del Gewiss Stadium che ha lasciato candide le reti delle due porte. Gli orobici, ancora "scossi" per le ingiustizie patite in Champions League contro il Club Bruges, ci hanno provato in tutti i modi, ma la robustezza e la compattezza della squadra mandata in campo da Nicola hanno detto no.
SCELTE INIZIALI. Gapserini ha optato per un robusto turn over, un po' per necessità viste le diverse defezioni, un po' pensando anche alla gara di ritorno contro i belgi. Dentro, dunque, Brescianini, Toloi, Cuadrado, Sulemana e Samardzic. Nicola, dal canto suo, ha messo da parte il suo 4-2-3-1 per un più prudente 4-5-1, con l'utilizzo di un mediano in più (Deiola) in luogo di un trequartista. Zortea e Felici gli esterni con il compito doppio di fornire adeguata copertura alla zona nevralgica del campo, e di supportare Piccoli, unico riferimento in attacco. L'utilizzo di una diga frangiflutti davanti alla difesa ha consentito ad Adopo e Makoumbou di reggere con maggiore serenità l'urto del centrocampo orobico, tant'è vero che la Dea ha faticato sin dai primi minuti della gara nel trovare il varco giusto. L'unico grattacapo per Caprile è un tiro di Samardzic dal limite che lo stesso portiere blocca senza troppi patemi. I rossoblù, dal canto loro, non affondano il colpo, consci che lo spazio potrebbe essere trovato nella ripresa, con l'avversario alle prese con la stanchezza.
NELLA RIPRESA IL COPIONE NON CAMBIA. Gasperini cerca di rinforzare l'attacco con l'ingresso di De Keteleare in luogo dell'evanescente Samardizc. La falsa riga della prima frazione viene rispettata: il Cagliari mantiene compattezza e concentrazione, ed i pericoli dalle parti di Caprile arrivano solamente da palle inattive. Al 60' arriva il goal di Brescianini a seguito di un calcio d'angolo, ma l'arbitro annulla per un evidente fallo di Posch ai danni di Caprile. Nicola intuisce la possibilità di trovare il colpaccio, e tenta la carta Coman al posto di Felici. Tuttavia l'intuizione rimane tale, giacchè il baricentro troppo basso impedisce al Cagliari di portare reali pericoli verso Carnesecchi. Non avendo altre alternative in panchina, il tecnico dell'Atalanta è "costretto" a lanciare nella mischia il giovanissimo attaccante Vlahovic, che è protagonista nel finale dell'unico tiro verso la porta. Caprile è superlativo. Ci prova anche De Ketelare, ma la sfera finisce a lato di poco. Niente da fare neanche per Deiola, che tenta il colpo gobbo. Triplice fischio esulta il Cagliari che può mettere in cascina un altro prezioso punto in vista della corsa salvezza. L'Atalanta è mentalmente già alla gara di martedì contro il Brugge, ma la sensazione è che la rabbia sia tanta e che potrebbe essere sfogata proprio contro i belgi. La testa della classifica dista sempre 5 punti, considerato il pareggio tra Inter e Napoli.
