In scadenza - Vidal e l'Inter, un binomio non riuscito. L'addio sta nei dettagli
Meglio con Inzaghi che con Conte, ma il matrimonio non è stato dei migliori. Arturo Vidal, tornando in Italia dal Barcellona, sperava di rinverdire i fasti degli anni migliori. All’Inter, però, le cose non sono andate come nei migliori auspici: il tecnico salentino non ha ritrovato il micidiale incursore che aveva alla Juventus. Paradossalmente, l’impatto del cileno è migliorato nel nuovo contesto tattico disegnato da Simone Inzaghi, dove però è anche abbastanza chiaro il suo status di riserva. Il problema è il costo: a oggi, l’ingaggio di Vidal - 6 milioni netti - è uno dei più alti nella rosa nerazzurra. Un motivo in più per ripensare al futuro.
Questione di clausole. Lo stesso contratto di Vidal, in fin dei conti, è stato a lungo una discreta incognita. Nel comunicato con cui lo ha annunciato l’Inter, non si faceva riferimento alla scadenza dell’accordo. Si è poi parlato di un biennale con opzione per il terzo anno, ma il recente bilancio nerazzurro ha rivelato come l’accordo sia ancora diverso. Scadenza 2023, ma con un paio di opzioni molto particolari. Intanto, nel terzo anno, Vidal vedrebbe salire il proprio stipendio, oltre i nove milioni stagionali. Ma soprattutto l’Inter ha la possibilità di sciogliere prima l’intesa, corrispondendo al giocatore una buonuscita da quattro milioni. Non proprio la soluzione migliore, ma almeno consentirebbe di risparmiare. Così, anche se tecnicamente non sarebbe in scadenza, di fatto l'esercizio dell'opzione è la strada he pare più realistica. E l’addio sembra soprattutto una questione di dettagli.