"Ho usato sia la difesa a 4 che a 3". Tudor però è diventato integralista da Verona

“Ho fatto la difesa a quattro, a tre, pressing a uomo e a zona. Non dico che non abbia importanza, ma bisogna trovare l’assetto giusto per i giocatori che hai, ma la differenza la fa lo spirito, il senso di sacrificio. Lo stile è un compito dell’allenatore”. Le parole di Igor Tudor in conferenza spiegano come le sue squadre possano essere camaleontiche, che alla bisogna ci possa essere una retroguardia a quattro per migliorare il passaggio fra la gestione Thiago Motta e la sua, comunque molto diversa nelle scelte e nelle parole.
In realtà Igor Tudor ha subito un cambiamento totale dopo la stagione con Andrea Pirlo. Prima adottava spesso il 4-2-3-1 nelle sue squadre, a parte nell'Udinese dove il 3-5-2 è praticamente un marchio di fabbrica. Poi, appunto, un anno alla Juventus da secondo e l'approdo al Verona, nel 2021, sostituendo Di Francesco.
Da lì non ha più cambiato: 3-4-2-1. E le sue prestazioni, come media punti, sono migliorate sempre di più. Con l'Hellas era a 1.47, con una squadra che si aggira sopra l'1 solitamente (ma non di molto) , poi l'Olympique Marsiglia a 1.79, infine la Lazio a 1.93 con 11 partite giocate. È diventato integralista nel suo modulo, pur potendo eventualmente giocare a quattro. Sarà interessante capire come si schiererà con una Juventus abituata a giocare con la linea a quattro.
