Giaccherini: "Conte mi ha allungato la carriera. Napoli? Un grandissimo rimpianto"
Emanuele Giaccherini, ora opinionista di Dazn, parla del suo ex allenatore Conte come uno dei punti di riferimento della sua vita da calciatore: "Mi ha allungato la carriera. E forse me l’ha resa anche migliore. Il Napoli? Lo considero un grandissimo rimpianto della mia carriera. Quando è arrivata la proposta del Napoli di Sarri dissi subito sì. Sapevo che sarei andato in una piazza passionale, la casa di Maradona. Speravo potesse essere una lunga avventura", ha detto ai microfoni de Il Mattino.
E invece?
"Mi sarebbe piaciuto essere più protagonista. Non mi rimprovero nulla perché so di aver dato tutto. E per questo per me è stato un po’ inspiegabile. Hamsik, Allan e Zielinski erano grandissimi campioni ma non credo fossero più forti di Pirlo, Marchisio, Vidal e Pogba. Alla Juventus ho fatto 55 partite tra Champions e campionato, a Napoli non ho avuto questa possibilità. Magari anche per un equivoco tattico: facevo il vice Callejon, ma José aveva caratteristiche tattiche diverse".
Guardiamo il bicchiere mezzo pieno...
"Ho giocato in un Napoli forte che si è conteso lo scudetto con la Juve per due anni. Avevamo grandissimo talento e qualità. A un certo punto giocavano a memoria. Entravo a metà del secondo tempo e la partita era già finita da un pezzo. Ma mi divertivo tantissimo perché si giocava a uno due tocchi. È stata un’avventura bella anche fuori dal campo con dei tifosi fantastici".