Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Gentile: "Alla prima chiamata di Gianni Agnelli alle 6:30 del mattino gli risposi male"

Gentile: "Alla prima chiamata di Gianni Agnelli alle 6:30 del mattino gli risposi male"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 19:30Serie A
di Pierpaolo Matrone

Claudio Gentile, icona del nostro calcio, della Nazionale e della Juventus, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport ha raccontato diversi aneddoti interessanti rispetto agli anni vissuti da calciatore, a cominciare dall'iniziale rifiuto al trasferimento in bianconero: "E pensare che alla Juve non volevo andare... C’erano Spinosi, Morini, Salvadore, Marchetti, forti, da Nazionale. Io non avevo neanche vent’anni: cosa sarei andato a fare lì? Il presidente del Varese, Borghi, mi disse tutto contento: “Sei della Juve, Claudio!”. E io: “No, no, non vado”. Fu bravo a convincermi”.

Quel ciclo alla Juventus fu straordinario anche perché si creò un bel gruppo di amici: "C’era un bel rapporto. Soprattutto tra noi scapoli. Io, Scirea, Tardelli e Cabrini. Sempre assieme, al cinema, al ristorante. Cabrini era quello bello, ma anche noi ci davamo da fare. Gaetano era più timido. Però, lo abbiamo sbloccato. Andavamo al Due Mondi, pranzo e cena, e la sera spesso incontravamo quelli del Torino che frequentavano un ristorante a cinquanta metri. Ci salutavamo, ci abbracciavamo, non c’era mai odio. Era bello. Poi in campo si lottava: se entravi in area, con Cereser era dura. Il Torino era una grande squadra. Con quei due, Graziani e Pulici, straordinari. Un po’ egoisti, ma avevano il giusto egoismo di un attaccante. Li ho marcati tutti, Giordano, Chinaglia, Pruzzo, Boninsegna, anche Riva. Anzi, Gigi mi voleva al Cagliari".

L'Avvocato Gianni Agnelli non risparmiava neanche Gentile con le chiamate all'alba: "La prima volta il telefono squillò alle sei e mezza, ero arrivato da poco, dormivo. Risposi brusco: “Ma chi cazzo sei a quest’ora?!”. E dall’altra parte: “Sono l’Avvocato, Gentile, buongiorno”. E io: "Scusi, sono nuovo, non sapevo...”. Mi rassicurò e mi chiese se fossi in forma per domenica. Era così, pochi minuti e via. Una volta mi parlò di Gheddafi che aveva comprato azioni Fiat e voleva sapere di me".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile