Genoa, Ballardini: "Con il Benevento gara importante, ma non si decide tutto domani sera"
Dopo le due sconfitte contro Juventus e Milan, il Genoa torna in campo domani contro il Benevento. Il tecnico rossoblu Davide Ballardini ha presentato il match del "Ferraris" ai microfoni di Genoa Channel.
Mister, partiamo dai titoli di stamattina: "Genoa, doppio match-point" e "Genoa, tutto in 180 minuti". Come risponde e come si risponde ad attese così?
"Non credo sia così. E' una partita molto importante ma non è, sia che tu faccia bene o no, che si decide tutto domani sera. E' una partita importante e sappiamo che dovremo farla al meglio. Ma è una partita".
Zappacosta tornerà fra i convocati.
"Zappacosta stamattina si è allenato con la squadra e domani mattina lo valuteremo. Vedremo poi se sarà in campo o meno".
E come sta la squadra in generale?
"Mi sembra che il Genoa stia bene e sia pronto per fare una buona partita".
Come si riparte dalla bella prestazione ma dalla sconfitta di San Siro?
"Intanto il Genoa ha fatto una buona partita. Ha giocato, penso, alla pari contro una grande squadra e quindi questo è quello che ti porti via. E' chiaro che domani sera sarà tutta un'altra partita".
Si aspetta un Benevento con diverse novità in campo?
"Mi aspetto un Benevento forte che ha un'idea chiara di gioco perchè stanno facendo un buonissimo campionato, hanno preso dei giocatori di qualità e stanno dimostrando tutto il loro valore. Hanno fatto dei risultati straordinari perchè hanno disputato delle belle partite. Sarà una partita molto equilibrata dove dovrai essere bravissimo per competere contro una squadra che fino ad oggi è sempre stata molto presente".
Tutta l'attenzione sembra concentrata sul progetto della Superlega. Che idea si è fatto? Se passasse questo progetto pensa che i tifosi possano ancora sognare con il calcio?
"Io sono cresciuto con questa passione, sognando di poter giocare contro i più bravi. Il calcio mi ha insegnato anche a stare al mondo. Il calcio è popolare, per me il calcio è merito, è solidarietà, è bene comune. Quindi pensare che possa essere un bene solo per pochi e che solo quei pochi possano giocarsi qualcosa di importante mi fa rabbrividire e non è lo sport che io fin da bimbo ho amato".