Fiorentina-Roma sfida alle origini per Bove. Con Palladino sta diventando un multiuso
Quella di stasera sarà una partita importante per tutta la Fiorentina, ma avrà un sapore speciale per Edoardo Bove. Il centrocampista classe 2002 è infatti nato e cresciuto nella Capitale e, l'estate scorsa, ha anche dovuto convivere con il momento del sofferto e doloroso addio. Un arrivederci, in realtà, almeno sulla carta, ma se le sue prestazioni dovessero continuare ad essere di questo tenore, difficile pensare che la Fiorentina non intenda utilizzare gli strumenti a sua disposizione per acquistarlo a titolo definitivo. D'altronde, i viola vantano un diritto di riscatto a 10,5 milioni di euro, che diventa obbligo nel caso in cui Bove giochi il 60% delle partite complessive, per almeno 45 minuti. Al momento, per esempio, sarebbe ampiamente sopra.
Intanto però Bove approccerà la sua partita del cuore conscio che a Firenze, sotto l'attenta e maniacale guida di mister Palladino, si stia letteralmente trasformando in un altro giocatore rispetto a quello che ha lasciato Roma. Arrivato da interno di centrocampo, tutt'al più mediano, ha ricoperto già posizioni molto differenti tra loro come l'esterno sinistro d'attacco (quarto di centrocampo in fase di non possesso) o, da ultimo, il trequartista centrale.
Palladino, d'altronde, ha elogiato l'intelligenza di molti interpreti a sua disposizione nei giorni scorsi, e tutto porta inevitabilmente anche all'identikit di Bove: "Possono giocarci in tanti lì (sulla trequarti centrale, ndr). Ho tanti giocatori intelligenti: Gud, Beltran, all'occorrenza anche Kouame, oppure Bove e Adli. In base anche all'avversario troveremo le caratteristiche che ci servono per mettere in difficoltà gli avversari".