Fiorentina, Palladino: "Zaniolo non deve essere una sfida. Non ho dovuto convincerlo"
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, nel corso della conferenza stampa tenuta nelle scorse ore al Viola Park, di introduzione al recupero della gara di Serie A contro l'Inter (quella divenuta tristemente nota per l'interruzione causata dal malore a Bove) ma anche di riassunto del mercato di gennaio appena terminato.
Uno dei colpi nuovi portati a Palladino dalla dirigenza della Fiorentina è Nicolò Zaniolo. Del quale il tecnico gigliato ha parlato così: "Non ho dovuto convincere Zaniolo, era già convinto di venire. E al telefono ho sentito un ragazzo maturo, carico e voglioso di venire. Pronto, anche a livello fisico: ieri ha lavorato in campo. Ho avuto una sensazione piacevole ed è anche una bella storia che torni dove è partito. Aveva questo sogno, si è avverato. Ora sta a lui dimostrare il suo grande valore. Sul suo ruolo per me è un trequartista, ma anche una seconda punta, esterno largo o eventualmente da prima punta, l'ha fatto anche all'Atalanta. Stesso discorso vale per Beltran, Folorunsho e Colpani. Possiamo ruotare tra tanti giocatori".
E ancora, sulla scommessa del recupero di Zaniolo, ha proseguito e concluso Palladino: "Zaniolo non deve essere una sfida, né per me, né per lui o per la società. Zaniolo è talentuoso e forte, le doti le ha. Deve solo arrivare qua e mettere in pratica quello che sa fare. Noi cercheremo di metterlo nelle migliori condizioni possibili, spetta a lui. Davanti ha concorrenza, mi piace creare competizione".