13 marzo 1994, Zoff lancia un giovanissimo difensore romano. È Alessandro Nesta

Il 13 marzo 1994, allo stadio Friuli di Udine, i padroni di casa ospitano la Lazio di Dino Zoff. È una gara complicata per i biancocelesti - quel giorno in maglia gialla - perché vanno due volte in svantaggio. La prima volta per un gol di Borgonovo, la seconda con la rete di Pizzi. Le risposte vengono dall'olandese Winter, poi è Beppe Signori a siglare il due a due.
Con la Lazio, nelle settimane precedenti, si allenava un giovane di belle speranze. Cresciuto nel settore giovanile, facendo tutta la trafila, affrontando molto spesso Totti quasi come fosse un antagonista designato. Si chiama Alessandro Nesta e Zeman decide di portarlo nella trasferta per avere un'alternativa in difesa. A dodici minuti dalla fine, ecco il momento. L'esordio in Serie A arriva grazie al cambio con Pierluigi Casiraghi, mentre il tecnico lo posiziona da terzino con un solo compito: allontanare la minaccia per cercare di arrivare in Europa, visto che con un pareggio sarebbe più vicino.
Quindici giorni dopo ci sarà il bis, con Zoff che gli concederà dei minuti nel finale di gara. Poco dopo sarà protagonista, suo malgrado, di un problema per la Lazio, forse l'unico della sua carriera. Perché il 7 aprile si scontra in allenamento con Paul Gascoigne, procurandogli la frattura di tibia e perone. Nella stagione successiva Zeman lo promuoverà definitivamente in prima squadra.
