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Fiorentina, Ferrari: "Decide Commisso quando vendere. Preoccupati per lo stadio"

Fiorentina, Ferrari: "Decide Commisso quando vendere. Preoccupati per lo stadio"TUTTO mercato WEB
martedì 4 giugno 2024, 16:10Serie A
di Dimitri Conti
fonte dal Viola Park

14.50 - Tra poco dalla sala stampa del Viola Park parleranno per fare un punto di fine stagione Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, e Alessandro Ferrari, direttore generale della società toscana. Di seguito le dichiarazioni del secondo.

15.05 - Inizia la conferenza stampa.

Come prima cosa Ferrari legge un messaggio firmato Rocco Commisso, in cui nei vari passaggi il presidente della Fiorentina si scusa per il mercato di gennaio e ribadisce come la società non sia assolutamente in vendita.

La società quindi non è in vendita?
"Rocco lo ha detto e confermato più volte. Un giorno, quando ci sarà da vendere la Fiorentina, lo deciderà lui: è contentissimo di aver scelto a Firenze e continua a investire soldi, tempo, lavoro e salute sulla società. Non c'è nessunissima trattativa, niente di niente".

Quali sono le prospettive sportive accordate con Palladino? Come si coniugano con il Viola Park?
"La prospettiva la traccia da sempre il presidente, vogliamo arrivare ogni anno in posizioni migliori. Partiamo da una base che è l'Europa, il presidente è il primo a dire di non essere contento dell'ottavo posto. Vogliamo arrivare più in alto e festeggiare con i tifosi. Il Viola Park rimane il centro, in cui crescono uomini e donne, con attenzione alla vita di tutti i giorni".

Come sono i termini dell'accordo con Palladino?
"L'accordo è biennale con opzione per il terzo anno".

Qual è il programma per risalire?
"Non siamo soddisfatti della posizione raggiunta, il programma va a mettere insieme competenze di chi lavora col ds, ma anche il settore giovanile sul quale investiamo tanto. Al presidente interessano operazioni che si possano fare e di cui siamo tutti convinti, non c'è mai stato un problema di budget, vedi Nico Gonzalez. La società rimane stabile e solida, abbiamo una grande preoccupazione sul tema stadio, per quello è impossibile programmare".

Ci spiega meglio dello stadio?
"Abbiamo letto e sentito tante cose, domani manderemo una comunicazione ufficiale al Comune di Firenze chiedendo di non cominciare i lavori al Franchi. Pensiamo sia troppo complesso cominciare senza completa copertura finanziaria o sapere quando finiranno. Cercheremo di limitare al massimo le situazioni che possono rappresentare dei danni".

C'è un'idea della cifra che sarà investita? Il monte ingaggi risalirà?
"Non sono discorsi di cifre ma di operazione. Il monte ingaggi è già molto importante, col mister vedremo chi rimane e chi no, per prendere determinate scelte di conseguenza. In questi giorni faremo incontri col mister per le situazioni tecniche, e poi quelle societarie per capire come andargli incontro".

Come avete vissuto il comunicato della Curva Fiesole di qualche giorno fa? Come vi riavvicinerete?
"Nella lettera letta all'inizio c'è proprio il dispiacere per Atene. Per me della comunicazione non portare nessuno a fine partita è stato un errore: ci siamo fatti prendere anche noi molto dalla rabbia e dalla delusione, ma abbiamo sbagliato. Un presidente che ammette queste cose è più unico che raro. Contiamo anche così di far capire ai tifosi la trasparenza e che uomo è Commisso. Possiamo ricomporre solo lavorando, con serietà e con sogni e desideri".

Qualcuno vi ha fatto proposte alternative per lo stadio?
"Il tema è delicatissimo e per noi non è politico ma di struttura. Faremmo la stessa identica cosa, con il tipo di soluzione prospettata, con un sindaco di qualsiasi altro schieramento. Il tema è diventato politica per il vincolo, ma noi vogliamo che i lavori, se iniziano, finiscano con uno stadio realizzato al 100%. Nel 2026 avremo il centenario, farlo con gru e cantieri è un pensiero che vogliamo scacciare. Le soluzioni al momento non le abbiamo, per questo speriamo in una presa di coscienza per l'inizio dei lavori".

Come limitare il gap?
"Serve un controllo, serio ed efficaci. Ci sono organi efficienti che lo fanno e sembra che il Governo ne aggiungerà uno ulteriore. E se ci sono situazioni non in regola, bisogna intervenire, consapevoli di cosa si sta rischiando, senza che siano fatti sconti a nessuno. Con società sane la competizione è equilibrata... Siamo stati chiamati in audizione dal Governo la prossima settimana".

Ci saranno nuove figure aziendali?
"Col presidente ci siamo dati tempo per chiudere la stagione, impostare la nuova, e poi ragioneremo su figure mancanti o che possono essere spostate".

16.12 - Termina la conferenza stampa.

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