Fiorentina-Celje 2-2, Riera e gli screzi con Palladino: "Mi ha detto che parlo troppo..."

20:55 - A breve Albert Riera, allenatore del Celje, parla dalla sala stampa del Franchi dopo il 2-2 sul campo della Fiorentina e conseguente eliminazione ai quarti di finale di Conference League.
21:10 - Inizia la conferenza stampa.
Quali sono le sue prime impressioni?
"La parte negativa è che mi dispiace per i primi 15-20 minuti, non siamo entrati in partita come volevo. Sapevamo che non sarebbe stata una partita come quella dell'andata, che loro sarebbero andati avanti. Ci serviva la personalità per farli soffrire e correre ma non abbiamo fatto la nostra partita. Per il resto invece sono molto contento, abbiamo messo in atto il piano. Loro non avevano paura di noi, però nella seconda frazione ho visto la squadra che sono solito vedere. Andavamo in profondità e a caccia di cross, però davanti avevamo una linea difensiva contro cui era molto difficile. Fantastico comunque questo atteggiamento dei miei giocatori: nel calcio è importante la vittoria, ma abbiamo giocato benissimo per 180' contro la Fiorentina che è un club molto più grande di noi. Sono contento di essere arrivato a questo punto, ora proviamo a ripeterci in campionato".
Cosa avete imparato in questo percorso?
"Non scorderò mai la prima col Vitoria Guimaraes. Lì abbiamo accettato la sconfitta ma da quel momento nessuna squadra ha fatto davvero meglio di noi, pur avendo affrontato avversarie grandi, come anche il Betis. Non c'è stata neanche una partita in cui non potessimo competere, anche se dovremo stare attenti a concedere meno errori. Anche i gol di oggi potevano essere evitati, noi abbiamo segnato su dei loro errori che abbiamo provocato. Facendo diversamente i primi 10-15 minuti poteva essere una partita diversa".
La Fiorentina è l'avversaria più forte?
"Non posso dire che sia la squadra più forte, se non sulla carta. D'altronde hanno fatto la finale per due anni di fila... Però abbiamo avuto più problemi con altre squadre, penso al Vitoria Guimaraes. E ci sta perché nel calcio cambia tutto tanto: la settimana scorsa noi stavamo bene. Oggi la Fiorentina ha fatto una prima parte seria, senza lasciarci fare il nostro gioco, ma la seconda metà è stata completamente nostra. E avevano tutti i giocatori del massimo livello, ma abbiamo fatto una buona partita".
Nel finale abbiamo visto un po' di tensione con Palladino.
"Non sono qua per parlare male di un collega: siamo un club sloveno da 13 milioni contro 300. Vado a dare la mano e mi sento dire che parlo troppo, ma cosa avrei dovuto dirgli? Quanto è bello e forte? I miei giocatori non sono stupidi. Deve capire che è più giovane di me e ha tanto da imparare. Non è stata una bella scena, ma il calcio ti dà un'altra opportunità e magari un'altra volta toccherà a me con una squadra da 300 milioni contro una sua da 13... Non mi sono piaciute le sue parole e credo non si possa vincere tanto con una mentalità del genere".
La Fiorentina può vincere la Conference?
"Non sono nessuno per dire del livello della squadra, posso parlarvi di queste partite. E nei 180 minuti la Fiorentina non è stata meglio del Celje. Il secondo gol loro è totalmente individuale, noi tranne i primi 20 minuti di oggi abbiamo fatto delle belle performance. Se il livello è questo per la Fiorentina sarà difficile vincere contro il Chelsea o già la prossima con il Betis. Però ogni partita è diversa. Penso che con noi abbiano dato tutto".
Cosa ha detto alla squadra?
"Ai ragazzi ho detto che loro erano quelli arrivati fin qui e che non dovevano avere paura di nessuno. Hanno fatto un ottimo lavoro. Non accetterò mai di partire battuti, questo lo dico spesso, e non è una coincidenza che siamo arrivati ai quarti di Conference. L'Europa deve essere una motivazione per tutti e non solo per il Celje ma per tutto il paese. Ci riproveremo".
21:23 - Termina la conferenza stampa.
