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Scintille a Firenze, la ricostruzione del pre: Riera ha provocato i viola nel tunnel

Scintille a Firenze, la ricostruzione del pre: Riera ha provocato i viola nel tunnelTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
ieri alle 17:06Serie A
di Andrea Losapio

"Vado a dare la mano e mi sento dire che parlo troppo, ma cosa avrei dovuto dirgli? Quanto è bello e forte? I miei giocatori non sono stupidi". Albert Riera, tecnico del Celje, ha accusato così Raffaele Palladino di non averlo salutato a fine gara. La risposta dell'allenatore viola è stata decisamente più lapidaria. "Non voglio neanche ascoltarlo, non mi interessa. Tra colleghi bisogna avere rispetto, all'andata non lo ha avuto e gli ho detto solo che deve averlo. Io non ho mancato di rispetto a nessuno".

Ma è successo tutto al triplice fischio? La verità è che i problemi, oltre alla gara d'andata, sono iniziati nel prepartita. Perché nel tunnel degli spogliatoi è stato Riera a caricare ulteriormente la sfida, provando un gioco mentale con i viola. Le frasi sono chiare e provocatorie. Tra le altre: "Vediamo di cosa siete capaci stasera". Oppure "Dovete vincere per forza" e "Noi non abbiamo nulla da perdere". Se è vero che il Celje è nettamente inferiore alla Fiorentina - e ha fatto una bella figura - forse il suo allenatore, prima di lanciare determinate accuse verso i colleghi, dovrebbe vedere come si è comportato.

Perché machiavellicamente ci sta che qualcuno tenti ad arrivare al risultato a ogni costo. Poi però non è giusto prendersela quando altri non la vedono come te.

Le altre parole di Riera su Palladino. "Deve capire che è più giovane di me e ha tanto da imparare. Non è stata una bella scena, ma il calcio ti dà un'altra opportunità e magari un'altra volta toccherà a me con una squadra da 300 milioni contro una sua da 13... Non mi sono piaciute le sue parole e credo non si possa vincere tanto con una mentalità del genere".

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