Vidigal: "Il Napoli vola e io con loro, chi non vive quella piazza non può capirla"
Tra un Napoli che vola in Serie A e un doppio confronto Italia-Portogallo nelle coppe europee, gli argomenti da trattare con José Luis Vidigal, ex centrocampista portoghese che per una vita ha bazzicato i centrocampi della Serie A e assaggiato anche il sapore del palcoscenico internazionale, non mancano. Lo abbiamo intervistato in esclusiva, cominciando dagli azzurri di Spalletti, lanciatissimi verso lo Scudetto: “Negli ultimi anni il Napoli è cresciuto ogni stagione, ora stanno volando. La squadra lavora collettivamente molto e bene, poi ci sono anche le individualità che fanno la differenza. E un allenatore molto esperto ed esigente, faranno sognare la loro gente. Io sono stato 4 anni li, la piazza è molto particolare, se non la vivi non riesci a capirlo. Anche io sento il momento che sta vivendo la squadra, ho rapporti molto stretti in città. Tre giorni dopo il matrimonio sono andato a Napoli, lì sono nati i miei figli”.
Passando agli incroci italo-portoghesi nelle coppe, oggi inaugurano Braga e Fiorentina in Conference.
“Il Braga cresce anno dopo anno, il presidente sta lavorando benissimo. Basta vedere i collegamenti che hanno con il Barcellona, per la Fiorentina sarà una sfida difficile. L’allenatore di solito usa un 4-4-2 con esterni che giocano negli spazi profondi, la Viola dovrà preoccuparsi di fermarli lì. Però magari c’è pure la possibilità di attaccare gli spazi che lasciano... Mi aspetto una sfida tattica. Il Braga è veramente forte”.
Settimana prossima l'Inter contro il Porto.
“Il Porto è una di quelle squadre che arriva sempre alle fasi a eliminazione diretta. Sono pure bicampioni Champions... Per l’Inter di buono c’è che molti giocatori potrebbero non arrivare al 100% alla partita sul lato fisico. Sono tosti da battere, per quanto poi l’Inter abbia tanta qualità davanti. Una sfida da vedere, senza dubbio”.
Il loro allenatore, Conceicao, potrà ambire a livelli top? Magari in Serie A?
“Conceicao è già un top. È arrivato al Porto in un momento bruttissimo con la società sull'orlo del fallimento. Ha preso una rosa di giocatori che qualcuno pensava non servissero e ci ha vinto il campionato. Ha recuperato la situazione tecnica e finanziaria e ha fatto cose spettacolari con giocatori che quasi nessuno conosceva. Vendendoli a tanti soldi, la società è riuscita a risalire. Sarà più che pronto per un top club. In Italia per quanto so lo hanno già chiamato”.
In conclusione, pensa che la frustrazione espressa dai tifosi dell'Udinese sia da legare alla voglia di fare un salto? Lo ritiene possibile?
“Non è facile come pensano i tifosi. La partenza ha fatto credere di poter arrivare nelle piazze più importanti, in Europa, ma stai giocando in Italia, il campionato non è così semplice. Capisco la frustrazione ma questo lavoro deve prendere un po’ di tempo. La proprietà vede al calcio com’è in questo momento, affacciandosi anche in Spagna e Inghilterra. Spero tornino ai tempi che ho vissuto anche io, con la Champions, hanno una rosa interessante e giocatori intensi, potrebbero arrivare magari in Europa League se riuscissero a ripartire. Sognare si può”.