Avv. Mazzucato: "Ecco quali sono i diritti e i doveri dei calciatori professionisti"
Alessandro Mazzucato, esperto di diritto sportivo, è intervenuto su TMW Radio durante la trasmissione in collaborazione tra Tuttomercatoweb.com e l'AIACS, Assoagenti, per fare maggiore chiarezza sulla giustizia sportiva e sul recente scandalo calcioscommesse.
Cosa prevede il codice di giustizia sportiva? Quali sono gli aspetti più importanti?
"In questo caso parliamo innanzitutto del codice di giustizia della FIGC. Resto sull'attualità: i calciatori, in quanto tesserati, hanno il divieto assoluto di scommettere su qualsiasi manifestazione ufficiale che riguardi gli incontri di calcio organizzati da FIFA, UEFA o FIGC. Non ci sono divieti, invece, se un calciatore scommette su altri sport. Quello che è contestato a Florenzi, almeno da quanto si capisce leggendo i giornali, è aver scommesso su piattaforme abusive seppur non sul calcio. La cosa più grave è l'illecito sportivo: si parte da un minimo di 4 anni, perché quando si vendono le partite si altera lo svolgimento di una competizione. In quel caso può anche venire in essere la giustizia penale, con un possibile reato di frode sportiva".
Passiamo all'accordo collettivo tra AIC, FIGC, Lega Serie A. Cosa prevede in termini generali?
"Abbiamo una nuova versione in vigore fino al 30 giugno 2024. L'accordo collettivo regola generalmente quelli che sono i diritti e i doveri di società e calciatori in quanto parti di una determinata lega".
Quali sono i principali diritti dei calciatori?
"È vero che i calciatori sono lavoratori privilegiati, ma bisogna stare attenti a non usurare troppo il loro fisico. Andrebbe trovato maggiore equilibrio su questo punto. Gli attori principali del calcio sono proprio i calciatori, che devono essere tutelati anche per quel che riguarda il riposo mentale oltre che fisico. Da contratto collettivo il calciatore ha diritto a un riposo settimanale. Ci sono poi anche il congedo matrimoniale e quattro settimane di ferie, anche se spetta alla società decidere quando il suo tesserato ne potrà usufruire. Non dimentichiamoci, visti anche gli episodi recenti, neanche il diritto di partecipare agli allenamenti: gli allenamenti sono un diritto, così come un dovere, di ogni tesserato".
Spostiamoci proprio nel campo dei doveri.
"Innanzitutto il calciatore deve andare ad abitare, a livello di domicilio, non oltre i 75 km dalla sede sociale del club. Non può poi svolgere attività sportive incompatibili con l'attività da calciatore. Il fatto di andare a sciare o fare sport estremi, per esempio, è in conflitto con l'attività di calciatore".
È vero che il calciatore deve assicurarsi che il suo agente sia registrato?
"Sì, i calciatori hanno l'obbligo di verificare che il loro agente sia un soggetto iscritto al registro nazionale degli agenti. C'è un portale dedicato, dove si digitano cognome e nome dell'agente per controllare. È importante perché le persone non provviste di licenza rimangano fuori dal sistema".
Chiosa sulle tante polemiche sulle date del mercato: cosa pensa del fatto che queste non coincidano tra diversi Paesi?
"L'uniformità delle finestre sarebbe cosa buona e giusta. Posso capire che non ci sia per quel che riguarda i Paesi scandinavi che hanno calendari diversi per ragioni climatiche. Stride però, per esempio, il fatto che il mercato svizzero chiuda il 15 febbraio, mentre in Italia già il 1°. Nel caso dell'Arabia Saudita ci sarà invece un'inversione di tendenza rispetto all'estate, dato che chiuderà il 30 gennaio".