Ag. Mazzucato: “La FIFA dovrà regolamentare la sessione di giugno”

Durante l'appuntamento odierno con Maracanà è andato in scena un incontro con l'agente Alessandro Mazzucato insieme a Niccolò Ceccarini. Queste le sue parole.
Ci puoi spiegare cosa succederà nei primi 10 giorni di giugno per le società protagoniste nel Mondiale per Club?
“Sono state stabilite le date ma non ci sono indicazioni ad esempio sui contratti in scadenza, bisognerà capire se verrà fatta una deroga per questi calciatori per prolungare il tesseramento. Questa cosa dovrà essere regolata, o viene fatta un’estensione o un’anticipazione del termine iniziale del contratto. Le società hanno obblighi stringenti, non ci sono state al momento comunicazioni né dalla FIFA né dalla FIGC. Per gli operatori di mercato sarà un antipasto della sessione estiva, magari qualche società riuscirà a chiudere delle operazioni prima della sessione estiva. Confrontandoci anche con altri colleghi potrà essere un’occasione per capire come funziona una sessione di mercato più ristretta”.
C’è la possibilità di ridurre a un mese e mezzo la finestra estiva e chiuderla a metà agosto?
“Si, contando che ci può essere più carne al fuoco rispetto al mercato invernale. È antipatico avere il mercato aperto durante il campionato, in tanti vorrebbero avere il mercato chiuso all’inizio del campionato e credo possa essere una soluzione di buon senso”.
I giocatori sono preoccupati visto il calendario così fitto e intenso?
“È una preoccupazione non solo per i calciatori ma anche per gli allenatori. Pur comprendendo che il calcio è cambiato, ma spremere in questo modo i calciatori crea un effetto controproducente con maggior carico muscolare e minor margine di recupero. Si rischiano più infortuni e così il giocattolo si rompe. Così lo spettacolo diventa meno attrattivo. Se i calciatori meno importanti della rosa non ci sono perché sono infortunati o devono riposare allora si vendono meno biglietti e meno persone vedono le partite. Ci sono troppe competizioni, la UEFA ha aperto le competizioni a società e campionati con meno attrattiva, ma bisogna considerare che si possono ridurre le squadre”.
