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Il ricordo di Pizzul, la spocchia, i dubbi di Spalletti e Julian l'alieno: Italia-Germania, la vigilia

Il ricordo di Pizzul, la spocchia, i dubbi di Spalletti e Julian l'alieno: Italia-Germania, la vigiliaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:53I fatti del giorno
di Ivan Cardia

Italia-Germania si aprirà nel ricordo di Bruno Pizzul: “Con la sua voce riusciva a portare in campo chi guardava la partita da casa - ha detto Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia -. Era lui a dare volume, sembrava di avere una squadra più forte”. Il commissario tecnico dovrà fare a meno di Mateo Retegui, rientrato all’Atalanta per un risentimento muscolare alla coscia destra, ma per ora non ha convocato un suo sostituto: “Se devo chiamare una prima punta chiamerò Piccoli, altrimenti Baldanzi”. Attenzione anche a Luka Koleosho, esterno classe 2004 del Burnley che Spalletti perde da tempo.

La spocchia e il fascino. Italia-Germania non è una gara come le altre, nella storia del calcio: “Per i trascorsi, perché sono due nazionali fortissime, lo sono sempre state, e per la tipologia dei risultati che sono venuti fuori: hanno dato forza al fascino della partita”, ha spiegato Spalletti. I tedeschi soffrono da sempre l’azzurro, ma Riccardo Calafiori non ha una spiegazione unica: "Non lo so, troppe cose sono cambiate negli anni. Non saprei - ha detto in conferenza stampa -. Loro magari hanno avuto sempre questa spocchia, questa cosa di essere superiori e noi magari li abbiamo portati coi piedi per terra. Però ogni partita fa storia a sé: noi siamo umili e pensiamo a dare il massimo".

L’alieno tedesco. Di Julian Nagelsmann, Spalletti dice: “È un allenatore molto forte. Quando si va a vedere la sua squadra, è facilmente individuabile come allenatore di quelli moderni, che lavora sul campo”. Complimenti ricambiati dal commissario tecnico tedesco, che compirà 38 anni in estate e a queste latitudini sembra un alieno per la giovane età: “Non credo sia un fattore anagrafico. Spalletti per esempio è più grande di me, ma è un ottimo allenatore”, ha spiegato l’ex allenatore del Bayern Monaco in sala stampa. Anche lui dovrà fare a meno di alcuni giocatori chiave, Havertz e Wirtz su tutti, ma ha chiaro l’obiettivo: “Vogliamo abituarci a vincere”. E l’invidia tedesca è tutta per Donnarumma: “Abbiamo tanti giovani portieri in Germania - ha spiegato Nagelsmann -, serve solo dargli un po’ di fiducia. Con l’Italia giocherà Baumann, poi vedremo in futuro”. Al suo fianco, nella pancia di San Siro, c’era uno che l’Italia la conosce benissimo come Antonio Rudiger: “Sarà bello ritrovare Spalletti, è stato un allenatore fondamentale per me. Mi ha insegnato tante cose”, ha dichiarato l’ex difensore della Roma.

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