Alvaro Dominguez e il suo Atletico: "Juve, sarà una battaglia"
Cresciuto nell’Atlético Madrid, titolare nella difesa dei Colchoneros a soli 19 anni, considerato uno dei migliori talenti della sua generazione. Quattro stagioni tra i grandi della squadra biancorossa, due Europa League vinte da protagonista. Nel 2012 la cessione in Germania, al Borussia Mönchengladbach. Poi quei maledetti problemi alla schiena, la voglia di continuare e la necessità di dire basta: Alvaro Dominguez, classe ’89, ha dovuto appendere le scarpette al chiodo a soli 27 anni. Oggi guarda il mondo del calcio con gli occhi di chi ha vissuto in poco tempo tante emozioni, belle e brutte. E sul mondo dell’Atleti, nel giorno in cui la squadra di Diego Simeone sfida la Juventus, ha sempre uno sguardo privilegiato. TMW lo ha raggiunto, per sapere cosa dobbiamo aspettarci dalla gara del Wanda Metropolitano.
L’Atletico riparte senza Griezmann. Quanto peserà la sua cessione?
“È uno dei migliori giocatori al mondo, mancherebbe a qualsiasi squadra. In questo caso, poi, era il più importante della squadra. Però Simeone sa gestire il suo gruppo, ha grandi giocatori e poi la dirigenza ha fatto grandi sforzi. È arrivato un giocatore che sarà un punto di riferimento nel calcio mondiale come Joao Felix, che secondo me farà molto bene. Però è normale che l’assenza di Griezmann nei primi tempi si sentirà. Almeno finché Joao Felix non esploderà”.
A tal proposito, una sfida nella sfida sarà quella con Cristiano Ronaldo. Joao Felix può essere il suo erede?
“Lo pensano tutti, soprattutto perché è portoghese e perché può diventare uno dei migliori al mondo. Gli va dato tempo, però ha tutti i numeri per essere uno dei più forti”.
L’anno scorso CR7 ha subito la pressione della tifoseria biancorossa.
“Penso che tutta la squadra abbia faticato l’anno scorso, è una tifoseria molto calda, che fa la differenza in partite così. Penso che avrà la sua importanza, e che giocando al Wanda l’Atletico sia sempre favorito”.
La Juve ha cambiato allenatore. Come è visto Sarri in Spagna?
”Ha dato il suo meglio al Napoli. Credo che i partenopei e l’Atletico siano squadre simili, per il tipo di tifoseria, di gioco e anche per le rispettive ambizioni. Sarà una battaglia, Sarri in Spagna è visto bene. Certo, ci si aspettava qualcosa di più al Chelsea: è difficile alla sua età ambientarsi in un calcio diverso. Però ha grandi qualità, e penso che il suo meglio possa darlo in Italia ancora una volta”.
Dove può arrivare l’Atletico in Champions? Insegue la vittoria da anni.
“È lì, poi ovviamente pensare a poter vincere, in questo momento della stagione, è difficile. Come ha detto Simeone, bisogna pensare partita per partita. Sono partiti grandi giocatori, ma ne sono arrivati altri di alto livello. Il punto di forza è stato sempre la difesa”.
Chi deciderà la partita stasera?
“Domanda difficile. Gli occhi sono puntati su giocatori come Ronaldo o Joao Felix. Però penso che Vitolo sia in forma, e che Saul nelle grandi partite si esalti. Come dicevo prima, sarà fondamentale vedere come la difesa dell’Atletico risponderà al forte attacco della Juventus”.