Elezioni in Serie A, oggi secondo round: Simonelli in pole, Montezemolo si è già defilato
Altro giro, altra corsa. Dopo la fumata grigia nella prima assemblea del 9 dicembre, le venti società di Serie A si riuniranno per provare a eleggere il nuovo presidente. L'assemblea è in programma nel primo pomeriggio, dopo che in mattinata si celebrerà un consiglio federale al quale parteciperanno in videoconferenza, insieme al presidente uscente Lorenzo Casini, il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta e quello della Lazio Claudio Lotito.
Ezio Simonelli resta in pole e riparte dai 13 voti conquistati lunedì scorso: il quorum resta fissato a 14 preferenze, mentre scenderebbe a 11 in terza battuta, attualmente in calendario il 10 gennaio. Gli schieramenti sono abbastanza delineati, ma guai a escludere novità, come sempre accade nella politica sportiva: Marotta, a braccetto con la Juventus, guida la fazione favorevole all'elezione di Simonelli. Sul fronte opposto c'è Lotito, spalleggiato da Napoli, Hellas Verona, Empoli e Lecce. Nell'ultima occasione, seppur con i relativi distinguo, si sono unite anche Torino e Genoa.
Proprio questi due club saranno l'ago della bilancia: basterebbe un voto, rispetto alla prima tornata elettorale, per eleggere Simonelli e la questione sembra più politica che giuridica, anche perché - al netto del responso del collegio dei revisori dei conti, atteso per oggi - il commercialista ha rinunciato agli incarichi giudicati in conflitto di interessi da alcune società. Nelle ultime ore si è diffusa l'ipotesi che porta a Luca Cordero di Montezemolo come candidato alternativo. Sembra un'idea per confondere le acque e il diretto interessato avrebbe già declinato. Se Simonelli non sarà eletto, molto dipenderà dai numeri: se saranno confermati i 13 voti, sarebbe lecito attendersi l'elezione in occasione della terza assemblea. Attualmente è in calendario il 10 gennaio, ma potrebbe essere anticipata al 30 dicembre.