Dybala torna in gruppo, la Roma spera: piccoli passi per la cura

Oggi è il giorno di Tottenham-Roma, e non c'è dubbio che si respiri un'aria di tensione. Lo si è percepito chiaramente ieri, durante la conferenza stampa, quando Ranieri ha analizzato le prestazioni della squadra londinese, sottolineandone risultati, qualità e strategie. Gli Spurs, infatti, nelle ultime 15 partite europee hanno ottenuto 13 vittorie e 2 pareggi, segnato quattro gol al City nell’ultimo turno di Premier League e vinto anche il Manchester United e l’Aston Villa. Una squadra che “macina gioco, martella e pressa”.

E la Roma? È come un paziente malato, e il dottore sta cercando il rimedio giusto per rimetterlo in sesto e farlo uscire dall’ospedale. In altre parole, la squadra non sta bene, e mister (dottor) Ranieri è al lavoro per risollevarla e farla uscire quanto prima da questo vortice di risultati negativi. Tuttavia, come ha ribadito nella pancia del Tottenham Hotspur Stadium, lui è più un medico che un mago: tutto dipenderà dalla velocità con cui i giocatori comprenderanno cosa fare per invertire la rotta.

23 convocati, ma poche le certezze. Torna in lista Alexis Saelemaekers (forse per accumulare qualche minuto nelle gambe a fine secondo tempo in vista di Roma-Atalanta) e presto rientrerà anche Hermoso. Ieri da Trigoria qualche segnale incoraggiante è arrivato: Paulo Dybala è tornato ad allenarsi con il gruppo. La Joya, nelle ultime settimane, aveva svolto lavoro individuale e questo aveva alimentato preoccupazioni sul suo recupero completo e anche se si tratta solo di un piccolo passo avanti, è già qualcosa.

Ora, però, è tempo di scendere in campo e affrontare la realtà: il Tottenham rappresenta una sfida imponente, ma anche un’occasione per dimostrare carattere e ritrovare fiducia. La Roma sa di essere chiamata a un’impresa, ma per uscire dal tunnel serviranno coraggio, concentrazione e, soprattutto, una scossa collettiva. Ranieri ha lanciato il segnale, ora tocca alla squadra rispondere. La strada è in salita, ma ogni passo potrebbe essere quello decisivo per tornare a vedere la luce.