Dodò: "Non dimenticherò mai la fuga da Kiev. De Zerbi ha cambiato il mio calcio"

Firenze nel cuore, l'Ucraina nella memoria. Dodò è oggi protagonista con la maglia della Fiorentina, ma nella sua carriera ha vissuto dei momenti tra i più complicati nella storia recente. Era infatti un giocatore dello Shakhtar Donetsk al momento dell'esplosione del conflitto in Ucraina e ha raccontato la fuga a La Gazzetta dello Sport: "Non posso dimenticare il viaggio da Kiev a Budapest in un treno merci. Dai vagoni abbiamo visto tutto, qualcosa di tremendo".


In Ucraina, però, Dodò è anche cresciuto. Grazie a un allenatore: "De Zerbi allo Shakhtar ha iniziato a cambiare il mio modo di giocare. Non solo terzino, ma più attaccante e soprattutto più dentro il campo. Mi usava pure da mezzala. Poi me lo ha fatto fare Italiano che mi diceva che dovevo giocare come allo Shakhtar anche qui e ora Palladino che vuole il possesso, pure lui vuole attaccare, però chiede che stiamo tutti insieme dietro".

A spiegare il rapporto con i viola, il fatto che il trasferimento alla Fiorentina abbia rappresentato l'uscita da un momento difficile: "Dopo essere andato via dallo Shakhtar, sono rimasto sei mesi in Brasile e ho sofferto parecchio. I viola non si sono mai fermati, mi hanno sempre voluto, con Pradè e Burdisso".