Differenza di quasi 2 milioni e pressing delle big. Cosa blocca il rinnovo di Kessie col Milan
“Ai contratti pensa la società, ma in campo vanno i migliori”. Stefano Pioli nei giorni scorsi aveva liquidato così le inevitabile domande legate al rinnovo col Milan di Franck Kessie. Un rinnovo che, giusto sottolinearlo, continua a non arrivare nonostante gli sforzi rossoneri e la durata della trattativa. I segnali, almeno quelli recenti, non regalano particolare ottimismo in merito anche se la situazione è ben lontana dalla parola fine.
La sforzo del Milan è evidente. Così come l’interesse delle big europee
Il Milan da settimane sta facendo capire a Kessie quanto importante sia la sua figura all’interno dell’organico di Pioli. Ma nonostante i riconoscimenti tecnico-tattici e le gratificazioni economiche promesse la situazione non si è sbloccata. E a questo punto chissà se mai lo farà. Il Milan per strappare il sì ha messo sul piatto 6,5 milioni netti a stagione comprensivi di bonus. Una cifra importante in valore assoluto e ancor più rilevante se parametrata agli altri stipendi della rosa e al tetto ingaggi. Per il momento la risposta di Kessie è stata irremovibile: 8 netti all’anno o non se ne fa di niente. Il tempo stringe e in questo caso non è certamente un alleato, anche perché le big straniere fanno sul serio. Il Barcellona ci pensa nel caso in cui dovesse trovare la giusta liquidità. Il Manchester United potrebbe accelerare, anche perché Van de Beek e Pogba potrebbero dire addio. E sullo sfondo c’è pure il PSG, club che ha già preso Donnarumma con le stesse modalità.