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Di Natale: "Quando dissi a Pozzo: 'Resto qui per sempre'. Juventus? Nessun rimpianto"

Di Natale: "Quando dissi a Pozzo: 'Resto qui per sempre'. Juventus? Nessun rimpianto"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Moscatelli
Oggi alle 11:30Serie A
di Andrea Piras

L'ex attaccante dell'Udinese Antonio Di Natale ha ripercorso la sua carriera nel corso di un'intervista concessa all'edizione odierna del Corriere dello Sport partendo da Empoli:

"Presi il treno per Empoli da solo. Ai tempi non ce la passavamo tanto bene. Mio padre carpentiere, quattro figli maschi e una femmina. Quando non andavo a scuola papà mi portava al cantiere con lui, ho fatto il muratore, a’ cardarella, portami il secchio e il pennello, mi faceva verniciare. Non era cosa. L’unico modo per uscire da lì era il calcio. Dopo un solo provino Silvano Bini mi aveva segnalato all’Empoli... Non fu facile, soprattutto all’inizio. Quattro mesi e scappai, tornai a Napoli. Mi mancava tutto. Furono Bini e Montella a convincermi a rientrare. E l’anno dopo proprio Vincenzo se ne andò a Genova. Noi ragazzi stavamo al primo piano dell’Istituto Calasanzio, lo stesso che oggi frequenta mia figlia. A Empoli mi sono stabilito.

Udine? Salgo ogni quindici giorni, ho un sacco di attività. Immobiliare, un’azienda di caffè, Totò caffè, le scuole calcio. Udine è bellissima, una volta ho detto che a Udine ho portato il sole e c’è anche il mare a cinque minuti da casa mia. La Juve? Quando c’era Delneri, a Udine era tornato Guidolin. Un anno prima avevo rinnovato per altre quattro stagioni. Non mi andava di partire. Dissi al presidente Pozzo, per me un papà, con lui ho ancora un rapporto bellissimo: 'Io qui resto per sempre, se proprio volete che vada alla Juve mi dovete cacciare'. Rimpianti? Nessuno"

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