Di Gregorio: "Prestazioni così non sono all'altezza della Juventus, non bastano"

20:15 - In conferenza stampa parla anche Michele Di Gregorio, portiere della Juventus, al termine della sconfitta per 3-0 con la Fiorentina.
21:11 - Inizia la conferenza stampa.
Come vi sentite, umanamente?
"Sicuramente stasera male, come domenica con l'Atalanta. Siamo i primi a soffrire ed essere delusi, a sapere che prestazioni così non bastano e non sono all'altezza della Juventus. Ma l'unico modo per tirarci fuori dal momento è lavorando, compattando il gruppo".
Cosa vi sta mancando?
"La sensazione può essere quella, ma non consideriamo la parola 'arrenderci' e questo tengo a precisarlo. La squadra non si arrenderà, sono momenti duri e difficili: parleremo per capire cosa ci sta mancando, siamo un gruppo e bisogna sapere tutti cosa pensano e quali sono le difficoltà. Ora c'è la sosta e per noi che non andiamo in Nazionale c'è tempo per pensare".
Che vi siete detti nello spogliatoio? Sentite il bisogno di una scossa?
"Il direttore (Giuntoli, ndr) ha parlato cercando di darci come sempre la carica e la spinta. Piangersi addosso nel calcio e nella vita serve a poco, bisogna reagire. Di noi non ha parlato nessuno. La scossa deve venire da dentro ognuno di noi. Dobbiamo analizzarci come singolo e come gruppo".
Siete ancora dalla parte di Thiago Motta?
"Seguiamo il mister, ciò che ci dice, le sue idee. Questo è un momento in cui compattarci, anche assieme all'allenatore e allo staff. La delusione e il dispiacere sono di tutti, non solo della squadra. Bisogna lavorare: ogni volta che c'è una difficoltà ho sempre lavorato più di prima".
Quale può essere una soluzione?
"Io non ce l'ho, ma bisogna stare tutti insieme come ha detto il direttore. E riguarda tutti quelli che lavorano alla Continassa. Dobbiamo analizzarci e lavorare, è questa l'unica strada".
21:17 - Termina la conferenza stampa.
