Cruz sulle convocazioni di Dominguez e Castro con l'Argentina: "Un piede dentro il sogno"

Julio Cruz, ex attaccante del Bologna, ha commentato la pre-convocazione di Dominguez e Castro da parte di Scaloni, commissario tecnico dell'Argentina campione del Mondo. Questo il suo pensiero sull'attaccante: "Ha carattere e sente le partite. Si vede che vive ogni gara come fosse la cosa più importante della vita. Va in battaglia? Non si tira mai indietro, è vero, ma le cose che mi piacciono di più di lui sono due. Uno: che sa far giocare la squadra e che la squadra sente di potersi fidare e di poter giocare con lui. Due, se guardi i suoi gol capisci che può segnare in ogni modo. Lo ha fatto da fuori area quando non ti aspetti un tiro, lo fa da dentro area, lo fa in ogni modo e anche di testa. Questo significa essere dentro un sistema che funziona e saperci stare. Santi credo sia già nel mirino di varie big e non potrebbe essere altrimenti. E poi ha vent’anni: evidenza di un ragazzo che ha grossi margini di crescita".
Su Dominguez.
"È cresciuto molto in fretta considerando che è qui da fine agosto: ha spunti di qualità, non lo butti giù, fa il suo gioco anche se prende botte, va dritto per la sua strada. Poi sa proteggere la palla e ha senso della porta. Pare che sia a Bologna da due anni: ambientamento super".
La pre-convocazione dell’Argentina è un passo importante o un’illusione?
"Sa cosa vuole dire essere pre-convocati? Che vogliono te, che sei uno di quelli sui quali poter puntare oggi e in futuro, un primo passo che di solito è un piede dentro il sogno".
Vestire la maglia dell’Albiceleste equivale?
"A sentire un orgoglio sconfinato. Per carità, succede per tutte le nazionali ma se pensi a quanti argentini sono in giro per l’Europa, quanti talenti ha il nostro paese, beh, ti si gonfia il petto. Anche se poi sta a te mantenere tutto vivo".
