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Cremonese, super Azzi a Palermo. L'agente: "Era vicino a gennaio. Vale la Serie A"

Cremonese, super Azzi a Palermo. L'agente: "Era vicino a gennaio. Vale la Serie A"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 10:42Serie A
di Daniele Najjar

Nell'anticipo della Serie B del venerdì sera la Cremonese di Stroppa è tornata a casa dallo stadio Renzo Barbera tre punti pesantissimi nella corsa ai playoff, in rimonta da 2-0 a 2-3. Protagonista assoluto nella squadra grigiorossa è stato sicuramente Paulo Azzi. Dopo un primo tempo nel quale ha testato a più riprese i riflessi di Audero, ha riaperto i giochi con la rete che ha accorciato le distanze per poi ispirare anche il gol del pari realizzato da Valoti ed entrare anche nell'azione del definitivo sorpasso. In generale, ha tenuto in costante apprensione la difesa rosanero, insomma.

L'agente del brasiliano, Marco Petrin, è intervenuto in esclusiva a TuttoMercatoWeb per parlarci del suo assistito, che dal suo arrivo - sponda Cagliari - di gennaio, ha già realizzato due reti e due assist nelle prime otto apparizioni.

Paulo è stato uno dei migliori in campo se non il migliore, al Barbera.
"Direi che l'ha quasi vinta da solo, fra i tiri del primo tempo ed il fatto che è entrato in tutti e tre i gol, ha fatto decisamente la differenza".

Cosa è cambiato a Cremona per lui?
"In generale dal Modena in poi è sicuramente esploso nel suo percorso. A Cagliari è partito sicuramente bene con Ranieri. Anche quest'anno aveva iniziato facendo 8 partite da titolare (fra Serie A e Coppa Italia, n.d.r.) ad inizio stagione. Inspiegabilmente poi non è stato più utilizzato da Nicola. Aveva avuto anche alcune occasioni per segnare senza riuscire a realizzarle, ma poi è finito in panchina senza nemmeno mai più entrare a partita in corso. Accantonato a mio giudizio in maniera poco capibile".

A Cagliari insomma stava bene, rammaricato per come è andata?
"Si è trovato bene dappertutto. A Modena si è trovato bene sia con la società che con la piazza, idem a Cagliari. Adesso a Cremona sta bene".

Ora si è rilanciato.
"Io ho una convinzione: lui ogni settimana che passa diventa sempre più determinante. E' andato in Serie B sapendo di essere un giocatore di una categoria superiore e sta facendo la differenza. In 8 partite è già a 2 gol e 2 assist. Senza contare tutti i palloni pericolosi che crossa in area ed i tiri che fa".

Su gennaio: è vero che fu vicino proprio al Palermo?
"Sì, prima della Cremonese stavamo chiudendo proprio con il Palermo. Con De Sanctis c'erano stati degli incontri, eravamo vicini a chiudere. Poi ci sono stati cambiamenti a livello dirigenziale e non si è più fatto, ma eravamo molto vicini a chiudere".

Cosa lo ha fatto decidere per la Cremonese?
"Il Palermo è uscito dalla corsa dopo la partenza di Se Sanctis. C'era la Cremonese, così come c'era anche il Catanzaro s di lui. Cremona lo allettava di più dal punto di vista delle garanzie che gli dava".

In Serie A ci tornerà con la Cremonese?
"La speranza nostra è questa. Lui è un giocatore da Serie A".

Dell'Atalanta in passato era vero?
"Sì, prima di andare al Cagliari, la richiesta del Modena però era stata troppo alta. Sono quelle occasioni che o si colgono al volo, o non vanno. Va bene così".

Il suo percorso dalle categorie inferiori ad oggi è stato di grandi sacrifici?
"Non so quante squadre abbia cambiato in 10 anni, ma di gavetta ne ha fatta tanta e non ha mai mollato, anche quando faceva fatica ad arrivare a fine mese a causa di stipendi che erano bassi ed arrivavano con grande ritardo. Un applauso a lui, alla moglie che gli è stata sempre vicina. Oggi si sente completamente realizzato".

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