Concorrenza, formule, tempi: tutti gli aspetti che frenano l'affare Casadei-Lazio
La Lazio spinge per Cesare Casadei, ma la trattativa con il Chelsea è ancora lontana dal chiudersi. I biancocelesti hanno messo sul piatto una proposta interessante dal punto di vista economico: 13 milioni di euro, cifra vicina ai 15 richiesti dai Blues. Tuttavia, il nodo principale resta la formula. Claudio Lotito e Angelo Fabiani puntano a un prestito gratuito fino a giugno, ipotesi che potrebbe essere più facile da finalizzare all’estero rispetto al biennale previsto per i trasferimenti interni in Italia. A complicare il tutto ci sono i dettagli contrattuali ancora in sospeso, come i termini del riscatto, le modalità di pagamento e l’eventuale clausola di recompra.
Non solo: il Chelsea deve muoversi con estrema cautela. Il club londinese è vicino al limite dei sei prestiti concessi in una stagione e non può permettersi errori di calcolo. Il rischio, come già accaduto nel caso di Kolo Muani con la Juventus, è di incappare in uno stop sul tesseramento. La concorrenza non manca. Torino e Monaco restano alla finestra e potrebbero chiudere per Casadei già entro questa settimana. Per la Lazio, invece, l’operazione potrebbe prendere forma solo negli ultimi giorni di mercato. Il gong, fissato quest’anno al 3 febbraio, potrebbe giocare a favore dei biancocelesti, con il Chelsea che solo allora avrà un quadro chiaro della situazione legata ai suoi prestiti.
Casadei, dal canto suo, spera nella Lazio, ma sa bene che la decisione finale non dipende esclusivamente da lui. Il club capitolino dovrà lavorare fino al fotofinish per superare la concorrenza e regalare a Baroni il talentuoso centrocampista azzurro. A scriverlo è il Corriere dello Sport.