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Cagliari-Roma: il pareggio delle scelte tecniche e di mercato

Cagliari-Roma: il pareggio delle scelte tecniche e di mercato
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 19 agosto 2024, 07:45Serie A
di Debora Carletti

In un clima teso come quello di Roma in questi giorni, il pareggio per 0 a 0 all'Unipol Domus contro il Cagliari angoscia ma allo stesso tempo fa anche tanto riflettere.
La prima di Campionato è sempre da prendere con le pinze: sai che c'è qualcosa che è stato fatto e sai che c'è tanto ancora da fare. La squadra di Daniele De Rossi ha estremamente bisogno di lavorare su complicità, spazi, precisione e profondità tanto quanto di acquistare nuovi giocatori e cederne in uguale misura.

"Dybala? In panchina per scelta tecnica". . Le parole pre-partita del tecnico sul 21 giallorosso hanno lasciato tutti un po' di stucco osservando poi la formazione titolare. Rispetto alla scorsa stagione, vedere uno Zalewski partire dal primo minuto si sarebbe tradotto in 'c'è sicuramente uno squalificato, indisponibile o infortunato' nel suo stesso reparto. Ad oggi, invece, la questione è differente. Zalewsky è stato preferito ad un Dybala o un El Shaarawy nel tridente offensivo - come avevamo già visto a Goodison Park nella sfida contro l'Everton - per scelta tecnica che in questo momento sembra tanto avventata quanto irrazionale. Forse, sarebbe stato più corretto definirla una scelta di mercato o di 'rispetto', per non alimentare false speranze in chi vive di pane e Roma e ha fiducia che l'argentina rimanga nella capitale per almeno un altro anno.

Mettendo da parte la questione Dybala, la gara di ieri ha mostrato che ci sono ancora tante lacune e carenze da colmare. La squadra è evidentemente un cantiere con i lavori ancora in corso: serve più velocità e meticolosità, più attenzione e incisività sotto porta ma serve sin da subito un cambio passo per non rivedere l'inizio a rallentatore della stagione 23-24.

Questo cambiamento allora, non può che essere dato dalla vendita di giocatori in esubero o che ancora una volta non riescono ad esprimersi al meglio e, parallelamente, dall'acquisto di nuovi talenti. Anche Ghisolfi o la presidenza avranno notato i problemi evidenti avuti in terra sarda e chissà se di fronte a questi le idee sono divenute più chiare e limpide.

Il tempo stringe, e con esso la pazienza di una piazza che non vuole rivivere incubi recenti. Roma deve scegliere: continuare a navigare a vista o tracciare una rotta chiara, una direzione che, anche tra mille difficoltà, dimostri una visione. Perché, come sempre, il calcio non aspetta chi si perde in esitazioni. E forse, proprio da quella panchina in cui siede Dybala, potrebbe arrivare la scossa necessaria. O si cambia passo ora, o si rischia di rimanere indietro, e questa Roma non può permetterselo.

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