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Cagliari, Giulini: "Pensiamo solo alla salvezza. Anche per l'Atalanta è il primo obiettivo"

Cagliari, Giulini: "Pensiamo solo alla salvezza. Anche per l'Atalanta è il primo obiettivo"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 7 dicembre 2024, 16:38Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ha partecipato al convegno dal titolo “La passione che unisce”, nell’ambito della “Giornata dello Sport”, manifestazione giunta alla terza edizione e ha parlato di vari argomenti, a cominciare dal ruolo sociale del club sardo: "Mi piace nello specifico ricordare Touch2See, un’iniziativa che ha avuto risonanza enorme a livello internazionale e che abbiamo sviluppato come Società coinvolgendo tutta la nostra struttura. Poter permettere a dei ragazzi non vedenti, grazie alla collaborazione con una startup francese (Touch2See, appunto), di assistere dal vivo a una partita all’Unipol Domus è qualcosa di meraviglioso. Vederli entusiasmarsi per la nostra vittoria, seguendo il match con l’apparecchio ad hoc e la radiolina nelle orecchie, è stato inedito e speciale da un punto di vista emotivo e dell’innovazione tecnologica. Ecco, questo è un esempio del ruolo sociale del Cagliari, quello che ci piace fare con le scuole, con le comunità, negli istituti penitenziari, nella Curva Futura – unico settore di uno stadio italiano interamente ed esclusivamente dedicato ai piccoli tifosi – e ancora con i Casteddu4Special, la Coppa Quartieri e tanto altro sviluppato in oltre dieci anni anche con la Fondazione che porta il nome di mio padre, che sia legato direttamente allo sport o più ad ampio spettro nell’ambito dell’impegno sociale del Cagliari Calcio".

Un pensiero anche su Edoardo Bove: "Quanto successo domenica scorsa ci ha scossi tanto, sono contento di poter dire che il peggio è passato e auguriamo a Edoardo di riprendersi il prima possibile per continuare la sua carriera agonistica. Parliamo di una potenziale colonna della Nazionale italiana, spero che questo sogno possa rimanere vivo. Qui a Paulilatino si parla dei valori dello sport: ecco, mi auguro davvero che Edoardo Bove possa continuare a sognare e a essere ambizioso nel calcio, il suo sport, così come devono poter fare tutti i giovani".

Domani il Cagliari giocherà proprio a Firenze.
"I rapporti con la Fiorentina sono fortissimi, siamo molto vicini alla Società viola. Abbiamo vissuto insieme quella che è stata la tragedia di Astori, quanto successo a Davide è estremamente simile al caso di Bove. Per fortuna è accaduto in uno stadio di calcio, con un’ambulanza e un defibrillatore vicini, da qui l’importanza massima di averli su tutti i campi, così Edoardo si è salvato al contrario di Davide. Questi fatti ci legano tanto alla Fiorentina, insieme alla recente scomparsa di Joe Barone in seguito a un problema simile: era un dirigente moderno, carismatico, che ci ha lasciati prematuramente. Questo è il terzo episodio che succede alla Fiorentina nel giro di pochi anni e voglio esprimere la nostra solidarietà al club toscano. Per fortuna Edoardo Bove si è salvato: domani li abbracceremo in campo, ma vogliamo vincere la partita (ride ndr)".

Il percorso del Cagliari?
"Le nostre stagioni sono sempre improntate, prima di tutto, a doversi salvare. L’ambizione deve esserci sempre, tutti dobbiamo averla: io come presidente, gli atleti, i tifosi. Ma prima di tutto bisogna salvarsi ed è una regola guida che abbiamo sempre avuto, anche quando nel 2019 ad un certo punto, prima dell’avvento del Covid, ci trovammo in alto in classifica. Pensiamo all’Atalanta: oggi è tra le candidate allo Scudetto e tra le più strutturate per raggiungerlo, ma sanno bene che per il tipo di realtà che sono devono prima di tutto mantenere la categoria e poi pensare ad altro, e non mancano mai di ricordarlo. È giusto e fondamentale puntare in alto, con ambizione e voglia di sognare, ma anche con grande realismo e pragmatismo".

Infine le parole sul nuovo stadio del Cagliari: "Chi frequenta l’Unipol Domus sa quanto lì si viva bene il calcio e si possa godere al meglio la partita, ma anche che è uno stadio temporaneo, con criticità legate alle piccole dimensioni e all’assenza della copertura in tre settori su quattro. Uno stadio che ci piace ma che non basta, visto che ogni volta circa diecimila tifosi di fatto stanno fuori perché la capienza è di poco superiore ai 16 mila posti. Speriamo di riuscire a realizzare il progetto di costruire un nuovo stadio, con l’apporto e il supporto delle istituzioni, Governo in primis, visto che è un tema che interessa tutto il Paese. I pochi stadi che vengono rinnovati sono come quello di Bergamo, che pezzo per pezzo viene ammodernato grazie esclusivamente al lavoro della Società e del privato. Speriamo che Cagliari abbia presto un impianto con connotati di innovazione, identità, sostenibilità. Abbiamo presentato un progetto con tutti i crismi ormai cinque anni fa, che con le lungaggini che conosciamo rischia di essere già vecchio. Serve l’aiuto di tutti, il Comune di Cagliari non ci ha mai abbandonati in tal senso, quindi andiamo avanti. Ora giochiamo in uno stadio piccolo, carino, ma che non può essere sufficiente a contenere la passione, la voglia di calcio e di Cagliari".

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