Bologna, Italiano: "Il rinnovo? Non si è ancora discusso ma c'è tutta la mia disponibilità"

"Il calcio è come un albero di arance". E' curioso il paragone di Vincenzo Italiano. L'allenatore del Bologna, nel corso di una lunga intervista concessa all'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, racconta quanto è stato complesso entrare in una realtà collaudata come quella emiliana portandola poi ad altri ottimi risultati dopo quelli ottenuti l'anno scorso con Thiago Motta. Un percorso complesso ma che alla fine sta dando i giusti e meritati frutti:
"Seminare è più semplice che raccogliere e la raccolta si traduce in obiettivi: Coppa Italia, semifinale e magari finale; e in campionato cercando di puntare al massimo - ha commentato l'ex mister di Spezia e Fiorentina -. A seminare ci abbiamo messo un secondo, ma per vedere i frutti dipende dal clima, dall’acqua, dagli insetti, dal sole, dalle piogge. Ora la parola chiave sarà umiltà".
Ma nel seminare qual è stata la cosa più difficile? "Convincere un gruppo che - prosegue l'allenatore rossoblù - al loro grande calcio si poteva mettere qualcosina in più. Essere credibili, portarli dalla tua parte: non è stato... subito". Chiosa poi anche sul suo contratto che andrà in scadenza nel 2026: "Con onestà devo dire che non si è ancora discusso di niente. Ma... c’è tutta la mia disponibilità".
