Bologna, Di Vaio: "Malinovskyi non rientra nei nostri parametri. A gennaio niente stravolgimenti"
Il direttore sportivo del Bologna, Marco Di Vaio, ha parlato a Radio Nettuno Bologna Uno affrontando vari argomenti, ha partire dalla sua lunga storia con il club felsineo: "Con Bologna ci siamo capiti subito. L’approccio è stato positivo e dopo quattordici anni io e la mia famiglia amiamo ancora vivere".
Qual è l'obiettivo del Bologna?
"I 52 punti rappresentano il miglior risultato degli ultimi 20 anni e dobbiamo conviverci. Nella nostra idea rappresenta un primo step e non l’obiettivo finale. Serve mettere un primo mattone per il futuro perché partendo da 52 punti puoi costruire qualcosa di diverso dal punto di vista tecnico. Ci è mancato uno step negli ultimi anni e avremmo voluto fare di più, non ci nascondiamo. Ci è mancata continuità di risultati".
Che mercato farete a gennaio?
"Cercheremo di sfoltire in alcune pedine per poi migliorare col mercato e dare una mano a Motta. Non ci saranno stravolgimenti. Prenderemo qualcuno di utile a migliorare il gruppo e non faremo acquisti tanto per fare. L'allenatore è molto contento di quello che ha trovato qui per la sua idea di calcio, gli serve sfoltire la rosa per consentire a un paio di ragazzi di giocare e poi inserire pedine funzionali. Terzino sinistro? Sì è un obiettivo, cercheremo un giocatore che possa alzare il livello. Se dovessimo riuscire a fare determinate uscite, penso a Sansone che sta trovando poco spazio ed eventualmente Vignato, allora inseriremo un giocatore alle spalle di Barrow".
Puntate Malinovskyi?
"No, i numeri sono impossibili per noi sia a livello economico sia tecnico. Ha fatto l’Europa e credo che rimarrà in quella cerchia di club che giocano le coppe europee. Noi oggi siamo in grado di portare qui giocatori sconosciuti per farli crescere e in questa fascia di mercato siamo credibili, adesso si tratta di alzare il livello per poterci permettere in futuro dei Malinovskyi. Medel e Arnautovic? Bologna sta diventando un buon posto per rimanere, entrambi dovevano rilanciarsi ad alti livelli e ci siamo fatti trovare pronti. Il nostro progetto è stato credibile per loro e oggi si vede in campo con le loro prestazioni”.
Come avete scelto Thiago Motta?
"Motta è stato scelto nella lista di papabili dove c’erano anche De Zerbi e Ranieri. Ci siamo confrontati, anche con loro, ma solo dopo l’esonero di Mihajlovic. La storia con Sinisa è stata importante e prima abbiamo deciso di interrompere il rapporto con lui e poi contattare quello nuovo. Per quello c’è stata una settimana con Vigiani. Dopo che ci siamo confrontati con gli allenatori abbiamo scelto Thiago".