"Associazione a delinquere nelle curve di San Siro": 18 capi ultrà di Milan e Inter arrestati
Diciotto persone fermate. Sedici in carcere. Due ai domiciliari. E' quanto emerge dal blitz di questa mattina di Polizia e la Guardia di Finanza che, su ordine del giudice delle indagini preliminari Domenico Santoro, hanno arrestato i capi delle curve di Milan e Inter. Estorsioni sulla vendita dei biglietti delle partite di Inter e Milan, un pizzo mensile imposto sui parcheggi attorno al Meazza, “cartelli” tra ultrà nerazzurri e rossoneri sulla vendita delle bibite e dei gadget allo stadio, violente risse e lesioni tra i gruppi, ma anche intestazioni fittizie di beni: questi sono i reati che sono contestati ai fermati, come riporta l’edizione online del Corriere della Sera.
L’accusa alla Nord interista
Alla curva nerazzurra viene contestato il reato di associazione a delinquere con favoreggiamento a stampo mafioso. Le misure cautelari hanno raggiunto il capo Andrea Beretta (che un mese fa ha ucciso a coltellate proprio un membro della cosca della ‘ndrangheta dei Bellocco) e il vice Marco Ferdico oltre ai membri più in vista del direttivo come Matteo Norrito e Mauro Nepi. La DDA e la squadra Mobile e della Sisco (Sezione investigativa del servizio centrale operativo) di Milano hanno fatto luce sugli ultimi sei anni della curva a partire dall’omicidio di Vittorio Boiocchi, scarcerato nel 2018 dopo 26 anni e ucciso a colpi di pistola.
La Sud milanista
Per quanto riguarda invece la curva rossonera si parla di associazione a delinquere ma senza l’aggravante dell’agevolazione mafiosa. Arrestati Luca Lucci, il fratello Francesco e Christian Rosiello, il bodyguard di Fedez (che non è coinvolto nell’operazione di stamattina) protagonista mesi fa della vicenda del pestaggio del personal trainer Cristian Iovino, e Islam Hagag.