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Aresti: "A Cagliari Radunovic sfortunato. Marchetti uno dei migliori con Vicario e Cragno"

Aresti: "A Cagliari Radunovic sfortunato. Marchetti uno dei migliori con Vicario e Cragno"TUTTO mercato WEB
sabato 3 agosto 2024, 16:00Serie A
di Andrea Piras

L'ex portiere del Cagliari Simone Aresti, intervenuto nel corso del podcast "Di tutto un po'dcast" ha raccontato la sua esperienza in rossoblù: "Sto bene. Mi sto allenando ed è normale che sia come quando ti lasci con la ragazza. Ora guardo i video del ritiro e quindi, dopo tre settimane che ti lasci, parte il ritiro e inizi a rosicare perché pensi: 'Io non ci sono' - riporta TuttoCagliari.net -. C'è un po' quel periodo in cui vorresti essere lì, ma non ci sei. Però mai dire mai. Mi sto allenando in palestra e comunque mi tengo pronto perché magari può arrivare una chiamata. Una squadra dove mi piacerebbe giocare? Il Südtirol, perché mi piacerebbe provare un clima diverso dal nostro in Sardegna". Aresti, poi, si focalizza sui portieri del presente e del passato in rossoblù: "I portieri più forti con cui ho giocato? Ho avuto la fortuna di giocare con tanti gran portieri, come Olsen, Cragno, Vicario, Radunović e Scuffet. Ci sono delle gerarchie, infatti anche l’anno scorso Scuffet e Radunović erano in una gerarchia: Radunović era il primo, Scuffet il secondo e io il terzo. Poi, ovviamente, se uno sbaglia, l’altro entra e può fare bene.

Questo è il calcio. Il secondo portiere deve sempre essere pronto e mettere pressione al primo, facendogli sentire la propria presenza, per non farlo sbagliare. Purtroppo, Radunović ha commesso qualche errore, ma è stato anche sfortunato. Ricordo bene quella partita a Bologna: tutti i portieri, un milione di volte, prendono la palla e la fanno rimbalzare a terra prima di riprenderla. Lui ha preso una palla che è rimbalzata e subito dopo hanno segnato; quella è sfortuna. In Italia, con i portieri, è sempre complicato, e l’ambiente non aiuta.

A Cagliari, i portieri sono spesso sotto pressione, e abbiamo visto tanti casi particolari. Katergiannakis e Pascolo, ad esempio, erano particolari. Alternavano momenti di forma e, quando sono arrivati, erano gli acquisti del presidente Cellino, estroversi e un po' colorati, così come Marruocco. E non posso dimenticare una persona molto cara a me, Marchetti. Era fortissimo, forse uno dei migliori insieme a Vicario e Cragno. Quando lo vedevi giocare, pensavi che avresti dovuto metterti a lavorare di più per migliorare".

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