A un brutto Napoli basta un rigore di Kvaratskhelia per sbancare Empoli e vincere ancora
Se anche quando non brilla, anche quando forse non lo meriterebbe, il Napoli riesce a vincere allora vuol dire che l'Inter (e qualche altra pretendente al titolo) deve cominciare a preoccuparsi. A Empoli non va in scena di certo la miglior versione dell'attuale capolista del campionato, ma basta un calcio di rigore trasformato da Kvaratskhelia all'ora di gioco per vincere ancora, per la sesta volta nelle ultime sette partite di campionato, e allungare in vetta alla classifica.
Che approccio l'Empoli!
Nell'ultima giornata prima della sosta l'Empoli aveva rimediato il primo k.o. stagionale ed evidentemente è stato uno schiaffo che ha fatto bene. Perché l'impatto su questa partita col Napoli è ottimo. La formazione di D'Aversa mostra fin da subito di avere grande fame, arriva prima su ogni pallone ed è anche più pericolosa in avvio: prima Esposito e poi Pezzella impegnano Caprile, poi ancora Esposito ci prova, di gran lunga il calciatore più insidioso per i partenopei.
Il Napoli prova a reagire, con scarsi risultati
Conte non è soddisfatto, urla dalla panchina, prova a dare una svegliata ai suoi. A metà primo tempo pare riuscirci, perché il Napoli con Di Lorenzo e Buongiorno su sviluppi d'angolo danno segnali di vita e mettono i brividi al Castellani. Ma dura poco, troppo poco, e neanche con ottimi risultati. L'Empoli si fa ancora preferire nel tratto conclusivo della frazione di gioco, che si chiude però a reti bianche.
L'Empoli cala, il Napoli passa di rigore
Nella ripresa l'Empoli abbassa i ritmi, il Napoli pare messo meglio in campo, ma comunque non è praticamente mai pericoloso. Allora al 59' Conte toglie un impalpabile Lukaku e mette dentro Simeone. E la mossa si rivela giusta. Neanche un minuto di gioco e Simeone, indiavolato, insieme a Di Lorenzo recupera un pallone in alto e da quest'azione nasce un fallo di Anjorin su Politano in area: è calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Kvaratskhelia, che rimane freddissimo, spiazza Vasquez e salva così un pomeriggio non di certo brillante.
Un finale in gestione
La magia dei gol, si sa, sposta gli equilibri nel calcio. E dall'1-0 in avanti il Napoli comincia a ritrovare i tempi di gioco tanto ricercati nella prima frazione. McTominay e Gilmour, il duo scozzese di centrocampo, provano a salire in cattedra e calciano in porta, senza però impensierire più di tanto Vasquez. D'Aversa, però, si accorge che ormai l'Empoli non attacca più. Prova a cambiare qualcosa ma, a parte qualche cross, i toscani non producono nulla. Il Napoli si mette in gestione e tiene il risultato fino al triplice fischio. E vince ancora, sempre più capolista.