A metà fra De Roon e Koopmeiners. Perché l'Atalanta vuole O'Riley (anche in aggiunta)
Perché l'Atalanta vuole Matt O'Riley? Il centrocampista danese dei Celtic di Glasgow è diventato il primo obiettivo della mediana. Un altro dal Regno Unito, dopo la telenovela Jordan James a gennaio - finita con una fumata nera a causa di un Birmingham che versava in condizioni disastrose in classifica e, soprattutto, per il cambio in panchina di Rooney - e l'arrivo di Ben Godfrey dall'Everton a prezzo di saldo. Cosa che O'Riley ovviamente non è, visto quanto ha dimostrato nel corso della passata stagione.
Così la risposta non può limitarsi solamente alle statistiche spaziali di un anno fa. Tredici gol e undici assist in Premier League scozzese, ottimo per un centrocampista, soprattutto in trentadue presenze. Poi tre assist in Champions, nel girone della Lazio, 5 gol e 2 assist nella top six split, la fase finale che dà il titolo in Scozia (vinto ovviamente dai Celtic), un gol in Coppa di Scozia. 49 partite, 19 gol, 18 assist. Il tutto da centrocampista e non offensivo, bensì mezz'ala box to box che piace tanto al calcio britannico.
Ha delle movenze simili a De Roon, in fase aerobica e di coordinazione. È bravo a contenere. Ma poi assomiglia davvero tanto a Koopmeiners. Un sinistro che sembra il braccio di un quaterback, con un'intelligenza superiore quando c'è da verticalizzare. Capacità di inserimento, regia, tiro dalla distanza. Insomma, sarebbe l'aggiunta perfetta a un centrocampo già ricchissimo. Se dovesse andare via Koopmeiners forse gli servirebbe del tempo per integrarsi. Ma alla fine in rosa ci sono ancora De Roon, Ederson (incedibile), Pasalic e il nuovo arrivato Sulemana. Valutazione: 25 milioni. Non pochissimi ma, nei fatti, per affermarsi nell'Olimpo europeo, bisogna fare investimenti. Anche se oculati.