Umit Davala, meteora al Milan e desaparecidos all'Inter. Però con un grande palmares

"Ma io non sono un raccomandato. Ecco come esordì Umit Davala, ruolo centrocampista, nella sua presentazione al Milan. Perché Galliani aveva appena spiegato come lui fosse stato voluto fortemente da Terim per la propria mediana, ma era meglio precisare sin da subito. Diciamo che in rossonero però non è sembrato il centrocampista migliore di sempre, figuriamoci all'Inter dove andò praticamente dopo sei mesi. Eppure al Galatasaray era un pilastro della squadra, vincendo quattro campionati consecutivi, la Coppa UEFA e la Supercoppa Europea, battendo in finale Arsenal e Real Madrid.

Davala, che giocava sulla corsia, viene pagato 5 milioni di euro. Terim però dura solamente due mesi, perché da novembre 2001 sulla panchina siede Carlo Ancelotti, dopo avere perso 1-0 contro il Torino. Davala quindi finisce di fatto nel dimenticatoio, giocando appunto solamente dieci partite in campionato. Viene trattato come un retaggio dell'ex tecnico e scambiato, appena possibile, con Dario Simic. Uno scambio con plusvalenze che possiamo rivedere anche adesso, le abitudini sono cambiate pochino per tutti.

Davala dalla sua esperienza italiana non può portarsi dietro granché. Se non la cessione in prestito al Werder Brema, quando era all'Inter, dove è riuscito a vincere sia la Bundesliga che la Coppa di Germania. 41 presenze e 4 gol con la Nazionale turca, ha anche preso parte alla brillante spedizione del 2002, con i turchi che arrivano terzi. Oggi Umit Davala compie 50 anni.