Riccardo Calafiori, in un anno è cambiato tutto. Ora è un top e sogna l'Europeo
Riccardo Calafiori è l'ennesimo esempio di un calciatore italiano che ha avuto bisogno di andare all'estero per giocare con continuità e tornare poi da protagonista in patria. Il classe 2002, nato a Roma, è cresciuto proprio a Trigoria, dove è entrato per la prima volta a 9 anni. Dopo il settore giovanile arriva il momento tanto atteso, quello del debutto, che non poteva sognare più bello: 3-1 a Torino contro la Juventus e assist vincente. Fonseca crede in lui e nelle sue qualità, lui sceglie di restare per maturare in quella che sente come casa sua e nel 2020-2021 colleziona altre 8 presenze tra Serie A ed Europa League, segnando anche un gol. Ora è il momento del salto, dal 2021-2022 si attende più spazio, ma con Jose Mourinho le cose non vanno come sperava: 9 presenze in metà stagione tra campionato e Conference League, 2 assist. Troppo poco per uno che a 19 anni ambisce a giocare titolare.
Il passo successivo è il trasferimento al Genoa per 6 mesi. Lì, se possibile, va ancora peggio di prima: su 17 gare ne salta 6 per infortunio, in 8 occasioni rimane in panchina e colleziona 3 gettoni per un totale di 80 minuti. Sembra la parabola discendente di una promessa destinata a non sbocciare mai, invece, come racconterà lui stesso, più per necessità che per sua volontà, si ritrova in Svizzera, a Basilea e nel 2022/2023 gioca 34 partite, segnando un gol e fornendo tre assist, arrivando pure in semifinale di Conference League, quella coppa che festeggiò con i giallorossi l'anno prima pur giocando da gennaio in poi con il Genoa.
L'anno della svolta è il 2023/2024: 4 partite con il Basile, poi l'addio e il ritorno in Italia. È il Bologna di Saputo a prelevarlo e a metterlo al centro di un progetto che si rivelerà vincente. Thiago Motta, dopo la prima partita, lo sposta difensore centrale e i risultati sono storia recente. Il rendimento è di livello assoluto, sono già 5 gli assist per i suoi compagni, ma ad attirare l'interesse delle big d'Europa, Juventus su tutti, è il modo in cui interpreta il ruolo, la sua capacità di venire spesso a giocare come centrocampista aggiunto, di leggere preventivamente dove finirà la palla e la qualità del mancino che ricorda un po' quella di Bastoni. Chissà che il percorso non sia lo stesso, magari con una squadra diversa. Intanto si è conquistato la Champions con il Bologna e insegue una convocazione all'Europeo in Germania con l'Italia. Scusate se è poco. Oggi Riccardo Calafiori compie 22 anni.