Florian Wirtz, la nuova stella della Germania. Ci sarà un grande dualismo con Musiala
L'ultimo Meisterschale non vinto dal Bayern Monaco era stato alzato da un numero dieci giovanissimo. Quello che poteva essere un campione generazionale come Mario Gotze. Aveva vent'anni, sembrava inarrestabile. Un Campione in divenire, già ago della bilancia di una squadra quasi imbattibile, pronto per i più grandi palcoscenici con la Germania. Va detto che sembra incredibile parlare di lui come un Carneade, visto che ha segnato un gol decisivo in una finale Mondiale. Per quello che sembrava in potenza, Gotze non ha fatto quel che si pensava potesse: ora gioca in una squadra discreta come l'Eintracht Francoforte, ma senza essere più quel qualcosa di straordinario visto i primi anni.
Florian Wirtz ha la stessa età. La stessa possibilità di trascinare la Germania, dieci anni dopo. Anche se il palcoscenico non è il Mondiale, ma solo l'Europeo. In casa propria, quindi con una valenza differente. Wirtz è stato il simbolo del Bayer Leverkusen di Xabi Alonso: giocatore totale da centrocampo in su, capace anche di difendere all'occorrenza, ma assist e gol sono il pane quotidiano.
Tutto questo passando anche da un infortunio grave come quello di due anni fa, con una lesione al crociato che lo aveva fermato per dei mesi e aveva portato il Bayer nel tunnel degli incubi, al penultimo posto in Bundesliga. Poi Xabi Alonso ha ritrovato il proprio numero dieci. Il dualismo con Musiala è praticamente scontato per i prossimi anni. Oggi Florian Wirtz compie 21 anni.