Manuel Alagna, un baby Mascherano per l'Ascoli di domani
È un Ascoli nuovo quello che riparte verso la ripresa del campionato di Serie B. La squadra marchigiana è stata affidata alla guida di Guillermo Abascal, allenatore capace di portare la Primavera verso una promozione per la quale si attende soltanto l’ufficialità e che si è già seduto in una occasione sulla panchina dei grandi, nel successo per 3-0 ottenuto in trasferta contro il Livorno.
Aria fresca - Il tecnico spagnolo non ha perso tempo a dare una ventata d’aria fresca al gruppo della prima squadra, aggregando agli allenamenti in vista della ripresa della stagione ben sette profili della sua Primavera. Tra questi spicca il nome di Manuel Alagna, che nel giovane Ascoli dominatore del Girone B del campionato Primavera 2 si è imposto come una sorta di longa manus del mister in campo. Un impatto degno di nota alla prima stagione in un vivaio professionistico, visto che fino alla scorsa estate il classe 2002 romano aveva militato nell’Atletico Terme Fiuggi e nella Nuova Tor Tre Teste, mettendo in bacheca (da capitano) il titolo regionale Under 17 e il Torneo delle Regioni con la Rappresentativa Lazio. La sua transizione all’Ascoli è stata eccellente: 19 presenze e 2 reti, settimo posto nel Ranking Primavera 2 LGI e un ruolo centrale nello scacchiere tattico di mister Abascal, che non a caso lo ha voluto con sé in queste prime sedute alla guida della prima squadra.
Leader naturale - Alagna nasce come centrocampista, ma è soltanto nella stagione in corso che è stato dirottato con continuità nel ruolo di centrale di difesa. Una posizione che il classe 2002 ha dimostrato di saper ricoprire brillantemente, rappresentando la prima fonte di gioco per la squadra grazie ai piedi educati e la visione di gioco da regista e distinguendosi per una mentalità che lo porta in maniera naturale a difendere in avanti, come richiesto dalle correnti di pensiero del calcio moderno. Eccellente anche dal punto di vista atletico, in virtù ai trascorsi nel nuoto in tenera età e da mezzofondista nel gruppo delle Fiamme Gialle dai quattordici ai sedici anni, Manuel ha un unico punto di domanda nella struttura sottodimensionata per il ruolo, col suo metro e ottanta di altezza compensato però da un sapiente utilizzo del corpo nel duello individuale. Un piccolo Mascherano, per intenderci, con la capacità di leggere e comprendere in anticipo lo sviluppo del gioco e l’acume tattico che lo rendono però un profilo tutto da seguire, che ha ripreso dagli idoli Virgil van Dijk e Sergio Ramos quella leadership naturale che lo caratterizza all’interno del gruppo. Mister Abascal non ha avuto dubbi nel dargli la chance di mettersi in mostra con la prima squadra. Alagna ha di fronte a sé alcune settimane importanti, nelle quali mettere nel bagaglio ulteriore esperienza per poter ambire ad un posto nell’Ascoli di domani.