Non c'è due senza tre: Inzaghi signore di Supercoppa, Lautaro gol tra gli assurdi fischi per Riva
E tre. L'Inter non si ferma, ma continua il suo dominio in Supercoppa italiana: i nerazzurri battono 1-0 il Napoli e vincono per il terzo anno consecutivo il trofeo, eguagliando il record sinora fissato solo dal Milan. Simone Inzaghi, sempre più signore delle competizioni a eliminazione diretta, la alza per la quinta volta in carriera, staccando due mostri sacri del nostro pallone come Fabio Capello e Marcello Lippi. Un successo deciso da Lautaro Martinez e sporcato dai fischi dello stadio di Riyadh durante il minuto di silenzio per onorare la scomparsa di Gigi Riva. Figli di una diversità culturale - nessuno voleva offendere la memoria di Rombo di Tuono - ma apparsi comunque assurdi agli occhi di tutti gli italiani.
Un tacco da 8. È il voto che, nelle pagelle di TMW, abbiamo assegnato a Lautaro. Basta una prodezza all'ultimo per cambiare una serata, e pure la storia di una Supercoppa che per lui sembrava stregata. Basta l'argentino in una partita che stecca il suo compagno d'attacco Thuram. Si vede finalmente il Pavard che vuole Inzaghi, si rivede Alexis Sanchez: hey amigo.
Inzaghi: "Dobbiamo continuare così". Deve farlo Lautaro, deve farlo tutta la squadra, spiega l'allenatore interista che in conferenza stampa onora la memoria di Riva: "Chiaramente l'abbiamo saputo a fine primo tempo e io ho avuto la fortuna di conoscerlo e di parlargli a Coverciano. Grandissimo calciatore e grandissimo uomo, lascerà un grande vuoto - dice Inzaghi - scudetto? Sappiamo qual è la nostra corsa e cosa abbiamo fatto finora. Abbiamo due grandi concorrenti che stanno viaggiando a un livello altissimo come l'Inter. Dobbiamo essere bravi a fare gli ultimi sei mesi come i primi sei".