L'Inter ritrova pezzi, il Bayern li perde. Mkhitaryan: "Rinnovo? Se il fisico permette..."

“Siamo capaci di arrivare in fondo a tutte le competizioni”. Parola di Henrikh Mkhitaryan, colonna armena del centrocampo dell’Inter, raggiunto dai microfoni di Sky. A 36 anni, l’ex Roma è una certezza per il tecnico Simone Inzaghi e potrebbe esserlo anche in futuro: “Firmare fino al 2027? Perché no. Ma dipende pure dal mio corpo, se sono capace di gestirmi, di continuare, se mantengo il livello di ora".
Vincere tutto farebbe felici gli interisti, allenatore e giocatori. Per ovvie ragioni sportive, ma anche economiche. Come da tradizione, sul finale di stagione arrivano le indiscrezioni sui premi per il raggiungimento di determinati obiettivi. Nel contratto di Inzaghi, infatti, pare previsto un bonus da 1 milione di euro per lo scudetto: alla squadra ne andrebbero 6 in totale. Cifre che potrebbero salire con la Champions - fino a 15 milioni - ma un passo alla volta. In Europa aiuterà, ma gli interisti faranno gli scongiuri, un Bayern Monaco in sempre crescente difficoltà: i tedeschi perderanno per sei mesi Alphonso Davies, il giallo infortunio post nazionale si è risolto nel modo peggiore. L’8 aprile all’Allianz Arena mancherà anche Dayot Upamecano, oltre a Manuel Neuer. L’infermeria nerazzurra, invece, strappa qualche sorriso: dopo Dimarco è rientrato in gruppo anche Darmian, nelle prossime ore si rivedranno a pieno regime De Vrij e Zalewski. Lautaro continua a sperare nel derby di andata con il Milan, anche se non c’è intenzione di forzare.
Si è sbottonato, invece, Javier Zanetti. Il vicepresidente nerazzurro ha parlato di diversi possibili obiettivi di mercato: “Castro? Ogni volta che gioca, al di là dei gol che segna, si vede che è un giocatore forte. Oggi è un giocatore del Bologna, lo seguono i migliori club del mondo”. Poi, parlando di altro argomento (più o meno): “Chi è che non vorrebbe giocatori della Nazionale argentina? Per esempio c'è Christian Romero che è un difensore completo, bravo a marcare, un leader. Mi piace tantissimo, è un giocatore della vecchia scuola fondamentale per l'Argentina. Lo ha dimostrato in ogni situazione decisiva, la sua gerarchia è da risaltare".“Siamo capaci di arrivare in fondo a tutte le competizioni”. Parola di Henrikh Mkhitaryan, colonna armena del centrocampo dell’Inter, raggiunto dai microfoni di Sky. A 36 anni, l’ex Roma è una certezza per il tecnico Simone Inzaghi e potrebbe esserlo anche in futuro: “Firmare fino al 2027? Perché no. Ma dipende pure dal mio corpo, se sono capace di gestirmi, di continuare, se mantengo il livello di ora".
Vincere tutto farebbe felici gli interisti, allenatore e giocatori. Per ovvie ragioni sportive, ma anche economiche. Come da tradizione, sul finale di stagione arrivano le indiscrezioni sui premi per il raggiungimento di determinati obiettivi. Nel contratto di Inzaghi, infatti, pare previsto un bonus da 1 milione di euro per lo scudetto: alla squadra ne andrebbero 6 in totale. Cifre che potrebbero salire con la Champions - fino a 15 milioni - ma un passo alla volta. In Europa aiuterà, ma gli interisti faranno gli scongiuri, un Bayern Monaco in sempre crescente difficoltà: i tedeschi perderanno per sei mesi Alphonso Davies, il giallo infortunio post nazionale si è risolto nel modo peggiore. L’8 aprile all’Allianz Arena mancherà anche Dayot Upamecano, oltre a Manuel Neuer. L’infermeria nerazzurra, invece, strappa qualche sorriso: dopo Dimarco è rientrato in gruppo anche Darmian, nelle prossime ore si rivedranno a pieno regime De Vrij e Zalewski. Lautaro continua a sperare nel derby di andata con il Milan, anche se non c’è intenzione di forzare.
Si è sbottonato, invece, Javier Zanetti. Il vicepresidente nerazzurro ha parlato di diversi possibili obiettivi di mercato: “Castro? Ogni volta che gioca, al di là dei gol che segna, si vede che è un giocatore forte. Oggi è un giocatore del Bologna, lo seguono i migliori club del mondo”. Poi, parlando di altro argomento (più o meno): “Chi è che non vorrebbe giocatori della Nazionale argentina? Per esempio c'è Christian Romero che è un difensore completo, bravo a marcare, un leader. Mi piace tantissimo, è un giocatore della vecchia scuola fondamentale per l'Argentina. Lo ha dimostrato in ogni situazione decisiva, la sua gerarchia è da risaltare".
