Caos Reggina. I giocatori sospendono gli allenamenti, Saladini si dice vittima del sistema
L'ultima spiaggia, per provare a ribaltare quello che ora appare ormai segnato, si chiama Consiglio di Stato, ed è fissato al 29 agosto: solo con una sentenza a favore la Reggina, estromessa dal campionato di Serie B 2023-24 in tutti i gradi di giudizio, potrà essere reintegrata al torneo cadetto. Dal quale è stata esclusa per il debito pregresso che l'ormai ex patron Felice Saladini avrebbe potuto saldare, con un piano di ristrutturazione, entro il 13 luglio, un mese dopo, però, il termine federale - e per di più perentorio - per l'iscrizione al torneo (fissato al 20 giugno).
Da quel momento, il caos. Perché in mezzo si è registrato anche il tentativo di passaggio di proprietà, con un fondo inglese che ha raggiunto un accordo preliminare con l'ex presidente, ma non sono state ottemperate le scadente per i pagamenti degli stipendi. I dipendenti del centro sportivo Sant'Agata non sono stati pagati, i calciatori hanno messo in mora il club e da quest'oggi, sostenuti dall'AIC, e congiuntamente allo staff tecnico, hanno proclamato la formale astensione lavorativa. In poche parole, smetteranno di allenarsi; perché sì, la preparazione estiva in vista del campionato (che rischia per altro di essere ora quello di Eccellenza), era iniziata. Con mister Filippo Inzaghi inizialmente alla guida, ma poi fattosi da parte.
Sulla questione è tornato a parlare il già citato Saladini, intervenuto a Sportitalia, dopo un aspra contestazione fuori dagli studi. L'ex numero uno amaranto si è dichiarato fiducioso per l'esito della giustizia: "Ai miracoli non ci credo, ma alle sentenze sì, e la sentenza dice che il Tribunale di Reggio Calabria mi ha permesso di fare un piano di ristrutturazione del debito entro 30 giorni successivi alla data dell'11 giugno: io avevo quindi il tempo per sistemare le cose, ed ecco perché sono così determinato, ecco perché di fronte al Consiglio di Stato vado fiducioso. Che mi darà ragione, perché la legge è ripresa anche dalla Federazione. Se vorrò le scuse dei tifosi? Ma no, ho tanta gente e tante istituzioni dalla mia parte. Ci sta che i tifosi siano incazzati, ma io sono vittima di un sistema che mi ha messo spalle al muro".