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Ecco chi ha funzionato e cosa non ha funzionato durante la fase a gironi dell'Italia

Ecco chi ha funzionato e cosa non ha funzionato durante la fase a gironi dell'Italia
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 26 giugno 2024, 08:00Euro 2024
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Iserlohn, Germania

Tre reti realizzate e altrettante subite. Quattro punti in tre partite che sono bastati per conquistare il secondo posto nel gruppo B e per giocare la sfida di Berlino contro la Svizzera sabato alle 18.00. L'analisi del girone dell'Italia parte da qui, da freddi numeri che raccontano un cammino equilibrato nei dati e ondivago nelle prestazioni. Son bastati una vittoria e un pareggio per chiudere il raggruppamento alle spalle delle Furie Rosse, è servito un tiro a giro alla Del Piero di Mattia Zaccagni per scrollarsi di dosso il terrore di una figuraccia, per far esplodere di gioia uno spogliatoio che sorpassata la paura avrà ora il compito di affrontare la fase a eliminazione diretta con quella che fin qui è stata la grande assente: la spensieratezza. Se il gol all'ultimo respiro a Lipsia sarà l'episodio che farà svoltare il nostro Europeo o solo un fuoco di paglia lo diranno i prossimi giorni, però la fase a eliminazione diretta s'è conclusa e una prima analisi è possibile.

Chi ha funzionato
Gianluigi Donnarumma è stato per distacco il miglior giocatore dell'Italia in questa fase a gironi. Il Capitano della Nazionale dopo aver vinto nel 2021 da protagonista ha dovuto fare i conti con tre anni di critiche feroci: a volte giustificate, molto più spesso eccessive. Non gli è stata perdonata la scelta di lasciare il Milan per approdare al PSG, la decisione di andare altrove accettando un contratto che nessuno in Italia avrebbe potuto offrirgli. Eppure tre anni dopo rieccolo qui, in tutta la sua bravura. Il suo livello s'è ulteriormente alzato, è maturato e ha trascinato la squadra agli ottavi: con l'uscita su Manaj ha evitato il beffardo pareggio dell'Albania, a Gelsenkirchen ha indossato il mantello da supereroe e ha evitato che l'Italia subisse l'imbarcata. A Lipsia s'è addirittura concesso il lusso di parare un rigore a Luka Modric.
Ha funzionato anche Riccardo Calafiori. Chiamato per la prima volta da Spalletti per l'Europeo, l'ex difensore dell'Under 21 è partito dal primo minuto in tutte e tre le gare della fase a gironi. Non inganni l'autorete contro la Spagna: è stato il miglior giocatore di movimento degli azzurri e lunedì sera, all'ultimo secondo, s'è inventato la giocata risolutiva. Con personalità, proprio come chiede il commissario tecnico. Funziona Calafiori, funziona l'intesa con Alessandro Bastoni, altro protagonista in positivo di queste prime tre partite. Purtroppo per Spalletti questa coppia - causa squalifica rimediata dal numero 5 - non potrà essere riproposta sabato a Berlino.

Cosa non ha funzionato
Come gioca l'Italia? Chi segna? Quali sono le trame che la caratterizzano? Alla fine della fase a gironi, sono tanti i punti di domanda che avvolgono questa Nazionale e ancora non hanno una risposta. Il desiderio di voler essere tutto porta con sé il rischio di non riuscire a essere nulla di definito. Luciano Spalletti cambia e poi ricambia alla ricerca di conferme che non arrivano: la Spagna ha smontato le certezze che credeva di avere dopo l'Albania, la Croazia ha rimesso in moto il 3-5-2 ma poi il gol è arrivato quando in campo c'erano quattro attaccanti.
L'elenco dei calciatori che fin qui hanno deluso è decisamente lungo, talmente lungo che vien da pensare a un problema endemico alla base di prestazioni sottotono per tanti, troppi giocatori. La speranza è che questo problema fosse la paura della figuraccia scacciata via col gol di Zaccagni, il timore è quello di una squadra che a un livello tecnico non eccezionale ha aggiunto tanta confusione. Tra qualche giorno arriverà la risposta.

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