Altafini su Retegui: "Bravo, ma non un fenomeno. Oriundo? Quando giochi non ci pensi"
In un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, José Altafini ha parlato dell'Italia e in particolare di chi dovrebbe ricoprire il ruolo di centravanti.
Spalletti sembra intenzionato a far giocare Retegui.
"Secondo me è sbagliato. Avrei confermato la squadra che ha giocato con la Spagna: se vinci sei tranquillo, ma se perdi una partita hai il doppio della rabbia".
Ma che centravanti è Retegui?
"Bravo, non un fenomeno. Il suo punto di forza: è uno che sfrutta quasi tutte le occasioni che ha, un grande finalizzatore".
Cosa può avere più di Scamacca?
"Meno pressioni, dunque forse meno timori. E forse collabora con il centrocampo in modo diverso, lo aiuta correndo e tornando molto. Retegui si sacrifica tanto e questo per una squadra può essere importate. Però...".
Però?
"Un centravanti non può passare 90’ a tornare indietro, a rincorrere gli avversari: correre sì, ma non a vuoto, inutilmente. Un centravanti non può essere stanco, deve essere lucido quando arriva l’attimo di sfruttare una chance".
Per Retegui giocare nell’Italia si è presentata come una chance reciproca: ma lei che lo è stato, come vive davvero un oriundo il giocare per un Paese che non è quello dove è nato?
"Quando giochi non pensi se sei nato in Italia o in Argentina, vuoi solo vincere e fare bella figura. Retegui ha scelto la maglia dell’Italia, vuole vincere per questa maglia. E fare bella figura per se stesso".