Le ultime occasioni sono state fallite ma Mario Balotelli in Serie A è un sogno che merita di essere vissuto ancora un'altra volta
Dice Alberto Zangrillo, scientifico Presidente del Genoa, che di notte non dorme. Che fatica a prender sonni pesanti perché i sogni leggeri genoani hanno le fattezze di Mario Balotelli. Che è quella fidanzata con cui la storia non è andata come i dolci baci di giovinezza promettevano. Che non è stata più l'ebrezza e la brezza di una travolgente passione dei primi mesi, ma una tempesta, un mare mosso, e i naufragi, e le rotture, e le lacrime, e le separazioni, e le valigie, e poi di nuovo l'amore, e quei baci, e poi gli addii, e poi la porta che sbatte, che poi si riapre e così via nell'elastico che si contorce attorno a un cuore che non sente ragioni e ragione.
Ma quale bad boy
Per questo viva Mario Balotelli ancora in Serie A. Per gli amori che non finiscono mai, che fanno giri immensi, capovolte, capriole, che sai che dovrebbero finire e invece ti aggrappi a quell'afflato di speranza che sia mai che arriva il riff giusto e tutti restano spiazzati. Anche perché Balo è stato dipinto come il bad boy per antonomasia del calcio moderno, e invece semmai s'è macchiato di leggerezze, di sciocchezze, poi magari pure di parentesi di poca professionalità e di eccessi di superficialità. Mica ha però inquinato il calcio, mica l'ha combinata grossa, mai, mica s'è macchiato di slealtà, mica ha truccato, mica ha bluffato. Balo non ha mai avuto una maschera, sicché figuriamoci il trucco e la faccia da poker.
Il Genoa ha bisogno di lui
Anche per questo, evviva ancora quel sogno, quella speranza, perché giovinezza si fugge ma c'è sempre un tuttavia. Il Genoa a livello di proprietà è una preoccupante tregenda, a livello sportivo ha perso due stelle come Gudmundsson e Retegui e si è aggrappato a Pinamonti e Vitinha che hanno bisogno della squadra e non hanno solo i colpi dei singoli e invece la squadra non gira e poi Vitinha s'è rotto, e allora il Genoa s'è inceppato e con lui pure il violino di Alberto Gilardino. Per questo serve uno capace di fare gli assoli. Per questo serve Balotelli, che sarà da ricondizionare, da rimettere in campo, da render di nuovo atleta all'altezza del nostro campionato. Però lasciate spazio ancora ai sognatori, a chi spera, a chi ci crede fino in fondo, in questo calcio di numeri e calcoli, di algoritmi e arbitri per corrispondenza.