Le Nazionali ammazzano i campionati. Napoli, credici. Tonali e il fratello illegittimo. Galliani, compra un DS
Grazie per l'emozionante Europeo. Grazie per il Mondiale in Inverno che ci mancava ma un favore alla Uefa dobbiamo chiederlo: basta con queste Nazionali e queste finte competizioni che ammazzano i campionati e pure i calciatori. Non ce ne frega nulla delle qualificazioni, delle finte coppette e non possiamo fermare i campionati ogni mese proprio nel bel mezzo della stagione dove le squadre iniziano a prendere il giusto ritmo. Si erano fermate un mese fa, i nazionali tornarono il venerdì e andarono in campo il sabato con la valigia ancora piena. Adesso abbiamo fatto una full immersion tra giornate regolari, infrasettimanali e turni di Coppe e ora di nuovo la sosta. Ma davvero basta. Lasciamo giocare le squadre nei rispettivi campionati che alla gente interessa solo quello. Hanno ragione gli allenatori a lamentarsi ma i club e le stesse Leghe non contano nulla con l'Uefa e si è visto alla Superlega che botte hanno preso.
Il Napoli delle meraviglie è una goduria. Sia lodato Luciano Spalletti. Schemi semplici su palle inattive ma super efficaci. A Firenze come ad Udine. Gli avversari ci abboccano e lo staff di Spalletti studia le prossime genialate. 7 su 7. Spettacolare questo Napoli che fa sognare e deve continuare a farci sognare. La Juventus non vuole abbandonare l'idea del tricolore già ad ottobre ma il ritardo c'è ed è palese. Al contrario della Champions dove è partita davvero forte. Il Napoli a Firenze rischiava e superando questo esame difficilissimo ha lanciato un segnale fortissimo alle milanesi. Le romane non ci sono per il titolo. Milano, invece, sembra presente sempre non dando mai per morta la Juventus fin quando la macchina segnalerà i bianconeri in vita. Spalletti ha grandi meriti su questo Napoli ma lo abbiamo sempre detto che è un grande allenatore. Deve solo migliorare fuori dal campo quando inizia a vedere fantasmi e scheletri. Di solito al primo anno va tutto liscio e questa stagione può davvero essere quella del miracolo. Sarebbe stupendo per tutti una vittoria del Napoli. Innanzitutto per il sistema calcio italiano.
L'Inter è in scia ma non ha l'oggettiva forza dello scorso anno. Il Milan è bello ma la scorsa stagione ha dimostrato di non reggere 10 mesi. Quest'anno, chissà. Certamente l'errore sotto porta di Maldini e Massara rischia di pesare. Tenere Ibra a quelle cifre e prendere Giroud sulla scia di Ibra è stato un rischio e oggi paghi le conseguenze giocando 4-2-3-1 senza una vera prima punta. Questo il più grande errore, se non l'unico, della dirigenza milanista. Bravi a riscattare Sandro Tonali. Ci voleva competenza e coraggio. Tonali quest'anno ha mandato a Milanello il fratello illegittimo. Non c'è una spiegazione ad una metamorfosi simile. Non tanto per il gioco ma per la personalità perché quella o ce l'hai o non ce l'hai. Evidentemente un anno nello spogliatoio con Ibra è servito soprattutto a questo. Tonali è un altro. Dopo la prima stagione al Milan sembrava una eresia riscattare quel calciatore. Quest'anno va a mille e raramente sbaglia partita. Bravo lui e bravi i dirigenti ad avergli rinnovato la fiducia.
In chiusura un passaggio sulla serie B. Il Lecce vola, dopo qualche difficoltà nelle prime tre giornate ora inizia a produrre come una macchina da guerra. La verità è che Corvino sbaglia i calciatori come Borriello sbagliava le sue compagne di serata al Tocqueville. Baroni, per la B, è un lusso. A Pescara, Novara e Benevento ha lasciato il segno ma anche alla Reggina dove l'ha rivoltata come un calzino e adesso con una squadra ancora più forte, costruita da Taibi, i calabresi non riescono a riproporre quello che Baroni aveva fatto vedere negli ultimi mesi al Granillo. Il Parma deve rodare, il Benevento ha l'organico più forte della B ma il Monza è fin qui la grande delusione e dopo i soldi spesi nell'estate 2020 e nell'estate 2021 non si può pensare ad un altro fallimento. Anche perché il campionato è lunghissimo e fare i funerali oggi sarebbe assurdo e ridicolo. Però una analisi la possiamo fare. Il problema del Monza non era Brocchi e non è Stroppa. Il problema del Monza è la categoria. La serie B è complicata ed è per veri esperti altrimenti rischi di prendere schiaffi. Se nell'estate 2020 ad Ibiza ti propongono Coda a parametro zero e prendi due stranieri, allora, significa che la B non la conosci. Quest'anno altri errori nella costruzione della squadra. Galliani sta mettendo anima, cuore e soldi in questo progetto e gli auguriamo di andare in A il prima possibile. Lo merita la società e la proprietà. Però non capiamo come uno del livello di Adriano Galliani non capisca che il problema del Monza sia l'assenza di un Direttore Sportivo di peso.
Antonelli non è neanche un uomo del Condor perché neanche sapeva chi fosse, si è trovato lì questo DS al momento dell'acquisizione del club. Giusto tenerlo il primo anno per non dare la sensazione di discontinuità ma dopo avrebbe potuto e dovuto prendere il meglio tra i Direttori che il mercato offre. Con il budget del Monza. Goretti, ex Perugia oggi a Cosenza, era l'uomo perfetto per Galliani. Conosce i calciatori ma deve migliorare nella gestione della settimana. La squadra la faceva Goretti e Galliani gestiva tutto il resto. Il Monza, adesso, era già in A. Potevi prendere anche Faggiano, Petrachi o chi vuoi tu tanto a Monza avrebbero accettato tutti. Invece i brianzoli continuano ad ignorare il problema e sicuramente quest'anno Berlusconi e Galliani non potranno permettersi un altro fallimento tecnico.