Caos Spagna femminile, le calciatrici ribelli rischiano una sanzione dopo il no alla convocazione
Le calciatrici spagnole hanno deciso di non rispondere alla convocazione del nuovo CT, Montse Tomé, per solidarietà nei confronti di Jennifer Hermoso e per protestare contro la Federcalcio spagnola, rea di non averle sufficientemente tutelate nel corso degli ultimi anni. Víctor Francos, presidente del Consiglio Superiore dello Sport , ha parlato a El Larguero di questa situazione molto complicata: "Spero che la chiamata sia stata concordata. Se non dovessero presentarsi, il governo dovrà applicare la legge.
Chiamerò una serie di persone della Nazionale. Penso che sia arrivato il momento in cui il Governo deve intervenire, visto che non va tutto bene. Non posso assicurare che risolverò il caso, ma ci proveremo. Diremo alle giocatrici che l'impegno del Governo è serio e faremo il necessario per risolvere il problema; allo stesso tempo, chiederemo di giocare con la Nazionale perché vogliamo vincere l'Olimpiade. Proverò a parlare con i capitani; se diranno no, lo rispetteremo. Quello che non vogliamo è applicare sanzioni".
Cosa rischiano le calciatrici spagnole
L’attuale Legge sullo Sport del 2022 considera un'infrazione "molto grave" (articolo 104) l'ingiustificata mancata partecipazione alle convocazioni delle squadre sportive nazionali. Per questo motivo, possono essere irrogate sanzioni diverse, proporzionate all'infrazione commessa, ai sensi dell'articolo 108.
Le sanzioni proposte da questa legge, che sarebbero applicabili in questo caso, sono una multa compresa tra 3.000 e 30.000 euro e la sospensione della licenza federale per un periodo compreso tra due e quindici anni.